Orig.: Italia/Germania (2010) - Sogg.: tratto dalla sceneggiatura di Dany Boom, Alexandre Charlot, Franck Magnier per il film "Giù al Nord" di Dany Boon - Scenegg.: Massimo Gaudioso - Fotogr.(Scope/a colori): Paolo Carnera - Mus.: Umberto Scipione - Montagg.: Valentina Mariani - Dur.: 102' - Produz.: Riccardo Tozzi, Giovanni Stabilini, Marco Chimenz, Francesca Longardi.
Interpreti e ruoli
Claudio Bisio (Alberto Colombo), Alessandro Siani (Mattia Volpe), Angela Finocchiaro (Silvia Colombo), Valentina Lodovini (Maria), Nando Paone (Costabile piccolo), Giacomo Rizzo 8Costabile grande) (Gran Maestro), Teco Celio (Mario), Fulvio Falzarano (signora Volpe), Nunzia Schiano (Chicco), Alessandro Vighi (vigile), Riccardo Zinna (poliziotta), Naike Rivelli
Soggetto
Direttore dell'ufficio postale a Usmate nel milanese, Alberto Colombo sogna il trasferimento a Milano. Per accelerare la promozione si finge disabile ma viene scoperto e trasferito per due anni a Castellabate nel Cilento. Qui all'inizio fa una vita d'inferno, ma a poco a poco i rapporti con gli impiegati e il paese cambiano. Quando scadono i due anni, Alberto è ormai pronto per restare in quell'incarico.
Valutazione Pastorale
All'origine c'è il film francese "Giù al nord" (in originale "Bienvenue che le Ch'tis"), grande successo in patria, ottimo anche in Italia. Si parlava di un direttore postale che dalla Costa Azzurra si trova sbattuto dalle parti del Pas de Calais all'estremo nord freddo e selvaggio. Qui la geografia si rovescia, si comincia con 'O mia bela madunina' e si finisce con 'O sole mio'. Il meccanismo resta quello di una grande diffidenza che diventa rispetto e amicizia. Forse non è sempre così? La favola ha questa e altre libertà, e il copione si muove con scioltezza e disinvoltura. Anche se il ritmo è meno incisivo e le atmosfere meno robuste di quello francese, il racconto é colorito, gradevole, scoppiettante. E non si fa altri problemi se non quello di gettare una giusta iniezione di fiducia su una realtà spesso difficile. Dal punto di vista pastorale, il film é da valutare come consigliabile e certo brillante.
Utilizzazione
Il film é da utilizzare in programmazione ordinaria e in seguito come esempio di commedia italiana equilibrata e scorrevole.