Orig. : Gran Bretagna (1998) - Sogg. e scenegg. : Mark Leahy, David Chappe - Fotogr. (Panoramica/ a colori) : Chris Faloona - Mus. : Ben Watkins - Montagg. : Roy Watts - Dur. : 97' - Produz. : Lawrence Kasanoff.
Interpreti e ruoli
Christopher Lambert (Beowulf), Rhona Mitra (Kyra), Oliver Cotton (Hrothgar), Gotz Otto (Roland), Layla Roberts (la strega/ Grendel), Charlie Robinson ( la madre), Brent Jefferson Lowe (il maestro d' armi), Patricia Velasquez . (Will), (Pendra), ( la ragazza)
Soggetto
In un'età senza tempo, dopo secoli di barbarie, il guerriero Beowulf riesce ad entrare nella Rocca, luogo di terrore evitato da tutti, e a farsi ricevere dal Signore del luogo. Beowulf è visto dapprima come un nemico, poi rivela che in realtà è venuto lì con un compito ben preciso: lui infatti deve andare di luogo in luogo a sfidare le tenebre, ed ora nella Rocca deve affrontare la Bestia, un terribile mostro che si manifesta, semina il terrore e sparisce. Il signore, e suo figlio Roland, accolgono dunque lo straniero, sia pure tenendone sotto controllo i movimenti. Kyra, figlia di Hrothgar, é invece affascinata da Beowulf e dal suo misterioso passato. Nessuno sa molto sulla vera natura della bestia che ha ucciso anche il marito di Kyra, e il Signore teme che possa essere uno dei suoi uomini. Tanti altri muoiono nei giorni successivi, ma ormai anche la bestia si sente spinta verso l'incontro con Beowulf. Quando una fitta oscurità avvolge la stanza in cui si trovano, Beowulf e gli altri capiscono che la bestia é tra loro. Segue una terribile battaglia, la bestia viene uccisa, e Beowulf può ora rivelare la verità a Kyra. Sua madre era umana, suo padre era il Principe delle Tenebre, e lui deve uccidere i demoni per non essere demone a sua volta. Così Beowulf deve battersi e uccidere anche un altro demonio sotto forma di donna bionda che diventa un mostro orribile. Finalmente Beowulf e Kyra escono dalla Rocca. Beowulf deve rimettersi in cammino, e Kyra gli dice che vuole seguirlo.
Valutazione Pastorale
Si può concordare sul fatto che il personaggio Beowulf non é inventato ma nasce con un poema epico scritto in inglese nel 5° secolo, un racconto di 3182 versi conservato alla British Library di Londra. Ma questo, come capita di frequente, diventa un riferimento letterario messo lì nel tentativo di dare nobiltà e dignità alla storia. Di fatto invece tutto si riduce alla ricerca di pretesti per sciorinare una serie interminabile di 'effettacci' speciali sullo sfondo di un panorama di barbarie, dove passato e futuro si sovrappongono e si confondono. Sembra veramente esercizio inutile spendere parole più dettagliate. Ci si muove tra fantastico e horror con decisa prevalenza di quest'ultimo: mostri, sangue, violenze, posticce dichiarazioni circa una inesistente lotta tra bene e male, con il male comunque sempre vincente. Dal punto di vista pastorale, il film si muove su livelli narrativi sempre farneticanti, ed è da valutare come inaccettabile.
UTILIZZAZIONE: l'utilizzazione del film é da escludere, sia in programmazione ordinaria sia in altre circostanze.