Orig.: Stati Uniti (2002) - Sogg.: basato sui personaggi creati da Marv Wolfman e Gene Colan - Scenegg.: David S.Goyer - Fotogr.(Panoramica/a colori): Gabriel Beristain - Mus.: Marco Beltrami - Montagg.: Peter Amundson, Lionel Johnson - Dur.: 115' - Produz.: Peter Frankfurt, Wesley Snipes, Patrick Palmer.
Interpreti e ruoli
Wesley Snipes (Blade/Eric Brooks), Kris Kristofferson (Abraham Whistler), Leonor Varela (Nyssa Damaskinos), Ron Perlman (Reinhardt), Norman Reedus (Scud), Luke Goss (Jared Normak), Thomas Kretschmann (Eli Damaskinos), Matt Schulze (Chupa)
Soggetto
Eric Brooks, detto Blade, é dotato di uno speciale siero che gli consente, pur essendo mezzo uomo e mezzo vampiro, di vivere anche durante il giorno. Blade viene convocato dal re Damaskinos per scongiurare il pericolo rappresentato da una nuova razza, detta "i mietitori", che si nutre di essere umani e vampiri senza differenza. Blade mette insieme una squadra, di cui fanno parte tra gli altri Nyssa, figlia di Damaskinos, e Whistler, il suo vecchio maestro d'armi. Dall'altra parte a capo dei mietitori c'é Jared Nomak, che ha la capacità di trasformare con un morso ogni persona che gli arriva vicino in un suo fedelissimo. Passno rischi e pericoli terribili, prima che si arrivi alla resa dei conti. Damaskinos é ucciso, anche Nyssa viene colpita gravemente. Arriva Blade ma non può nulla: Nyssa muore quando entra in contatto con la luce del sole. Solo ora Blade si accorge di essere a sua volta vittima di un complotto. A Londra, in un pornoshop, Blade elimina il capo mascherato.
Valutazione Pastorale
Si tratta di un 'seguito' di ben modeste ambizione e di scarsissimo interesse. Il personaggio ormai è conosciuto, e con lui tutto ciò che lo circonda: vampiri, alieni, agenti segreti, trame oscure, la notte e il giorno. Il copione, nonostante qualche passaggio sia ben costruito e l'azione non abbia pause, risulta prevedibile e stereotipato. Ci si annoia ben presto, a meno di non essere tra gli 'appassionati' di questo genere fantastico in cui però gli effetti speciali sono così numerosi e insistiti da diventare routine, ripetizione, inutilità. In conclusione il prodotto risulta soprattutto insignificante e, dal punto di vista pastorale, è da valutare come inconsistente, anche se caratterizzato da crudezze che non lo rendono piacevole alla visione.
UTILIZZAZIONE: come si diceva, l'utilizzazione è preferibile riservarla a coloro che già sanno quello che vedranno, senza aspettarsi niente di più. Attenzione è da tenere per i minori in occasione di passaggi televisivi.