Sogg. e Scenegg.: Kathryn Bigelow, Eric Red - Fotogr.: (normale/a colori) Amir Mokri - Mus.: Brad Fiedel - Montagg.: Lee Percy - Dur.: 101' - Produz.: Edward R. Pressman - Vietato ai minori degli anni quattordici
Interpreti e ruoli
Jamie Lee Curtis (Megan Turner), Ron Silver (Eugene Hunt), Clancy Brown (Nick Mann), Elizabeth Peña (Tracy Perez), Philip Bosco (Frank Turner), Richard Jenkins (Mel Dawson), Kevin Dunn (Stanley Hoyt), Louise Fletcher (Shirley Turner), Markus Flannagan, Mary Mara
Soggetto
Megan Turner, appena nominata agente della polizia di New York, mentre è di servizio notturno per sventare una rapina in un negozio affronta il rapinatore che, armato, tenta di ucciderla puntandole contro la pistola. Per difendersi Turner gli scarica tutto il caricatore dei proiettili addosso, uccidendolo: la pistola del malfattore cade a terra, e viene raccolta furtivamente da un distinto cliente, che riesce ad allontanarsi. Accusata di aver sparato ad un uomo disarmato, Megan viene sospesa dal servizio. Eugene Hunt, il ladro della pistola, è un ricco agente di borsa, che, guardandosi allo specchio con l'arma in mano, viene preso da crisi di follia, credendo che Dio gli parli, poi incide il nome di Megan sui proiettili, perché si è infatuato di lei, quindi uccide un passante. Intanto Megan, depressa per i rimproveri del capo e di Nick Mann, giovane investigatore della squadra omicidi, esce sotto una pioggia torrenziale e sale in un taxi, dove è salito anche Eugene, con il quale simpatizza, accettando di andare a cena con lui, in un locale elegante. Megan resta affascinata da Hunt, che vuole rivederla, ma la notte viene condotta alla centrale, dove Nick le mostra il proiettile col suo nome, col quale è stato ucciso un uomo anziano. Riammessa in servizio, e nominata investigatore, la ragazza deve scoprire chi può essere il killer. Trascorsa un'altra serata con Eugene, che però non entra nella sua casa, apprende al mattino che un altro assassinio è stato commesso con un proiettile, che reca sempre il suo nome, e cerca invano negli schedari. La sera Eugene conduce Megan nel suo lussuoso appartamento, dove i due si baciano, poi egli le chiede di impugnare la pistola confessandole di averla vista sparare impassibile al rapinatore. Megan finalmente capisce che egli è uno psicopatico, e arresta l'uomo, che però viene immediatamente liberato perché non ci sono prove contro di lui. Poi Hunt uccide Tracy, la sola amica di Megan, mentre questa esce con lei, ma intervenendo l'avvocato di Eugene questi non viene incriminato e la ragazza lo trova nell'appartamento dei propri genitori, che egli è andato a conoscere. Nick e Megan trascorrono la nottata in appostamento sotto casa di lei; più tardi il killer trova Nick solo e immobilizzato nell'auto, e sta per ucciderlo, quando accorre Megan e gli spara, colpendolo alla spalla, ma egli fugge. I due poliziotti tornano a casa di Megan, dove non sanno che Eugene è nascosto nel bagno, è riuscito a strapparsi il proiettile dal braccio e li sente, da dietro la porta, fare l'amore. Quando Nick entra in bagno, il folle, che si è impadronito della pistola di lui e l'ha avvolta in un'asciugamano, gli spara, ferendolo gravemente; poi assale Megan per stuprarla, ma lei si difende e Hunt è costretto a fuggire dalla scala antincendio, dileguandosi. Liberatasi di ogni protezione di colleghi, Megan si precipita per le scale alla caccia dell'assassino, che, dopo un lungo conflitto a fuoco, e un investimento con un'auto, riesce ad uccidere, nonostante sia gravemente ferita ad un braccio.
Valutazione Pastorale
il film, di notevole violenza, è diretto validamente dalla regista Kathryn Bigelow, che rivela molto talento espressivo: il montaggio è mozzafiato e le riprese fotografiche di New York sono particolarmente suggestive. È coinvolgente la posizione fra carnefice e vittima, perché essi accomunati nel ruolo di portatori di morte. Particolarmente originale è l'erotizzazione della pistola (un evidente simbolo fallico), che contribuisce a dare al lavoro un'atmosfera piuttosto morbosa. Fra violenza scatenata ed erotismo morboso, il film risulta inaccettabile. Ottime le interpretazioni dei due protagonisti: Jamie Lee Curtis (Megan), che, col suo aspetto androgino, è adattissima al ruolo della poliziotta, e Ron Silver (Eugene), che sa dare al suo personaggio tutta l'ambiguità necessaria.