Orig.: Stati Uniti (1999) - Sogg. e scenegg.: Steve Martin - Fotogr.(Panoramica/a colori): Ueli Steiger - Mus.: David Newman - Montagg.: Richard Pearson - Dur.: 97' - Produz.: Brian Grazer.
Interpreti e ruoli
Steve Martin (Bobby Bowfinger), Eddie Murphy (Kit Ramsey/Jiff Ramsey), Heather Graham (Daisy), Christine Baranski (Carol), Jamie Kennedy (Dave), Barry Newman (agente di Kit), Terence Stamp (Terry Stricter), Robert Downey Jr. (Jerry Renfro)
Soggetto
Bobby Bowfinger, produttore cinematografico e aspirante regista, é sull'orlo della bancarotta. Tuttavia riesce ancora una volta a farsi dare credito dalle persone che lui tiene sotto contratto, pur senza mai pagarle. Afferma di avere in mano una sceneggiatura dalla quale potrà nascere un film di sicuro successo. L'idea é quella di girare una storia con protagonista una grande star, senza che questi lo sappia. L'attenzione viene rivolta su Kit Ramsey, attore famoso sempre circondato da una corte di fedeli servitori. Kit però é in cura dallo psicanalista e quando si vede circondato da persone sconosciute comincia a pensare di essere molto malato e si nasconde. Scomparso Kit, Bobby non si perde d'animo: ingaggia subito il fratello di lui Jiff, praticamente identico, dapprima impacciato e poi più disinvolto soprattutto nelle scene con la bella Daisy, attricetta pronta a tutto pur di raggiungere il successo. Daisy é la prima a capire l'inganno preparato da Bobby. Mentre si gira l'ultima sequenza, arriva lo psicologo e tutto sembra andare a monte. C'è però un filmato che inguaia Kit e di questo si fa forza Bobby per ottenere la liberatoria e far uscire il film nelle sale. . Il successo é grande e imprevisto. Bobby riceve allora la proposta di girare un nuovo film a Taiwan, però non Kit ma con suo fratello. I due arrivano sull'isola. In una scena movimentata si gettano su un gruppo di soldati taiwanesi. Loro sono i protagonisti.
Valutazione Pastorale
Dice il regista Frank Oz: "La storia parla di un gruppo di persone che inseguono un sogno comune e il cui unico ostacolo é la loro stessa incompetenza". E Steve Martin, che in questa occasione oltre ad essere protagonista nei panni di Bobby é anche autore del copione, aggiunge: "Il talento può non essere scoperto, oppure può succedere di non riuscire a trovare il modo di esprimerlo. Ho chiamato i personaggi perdenti, ma in realtà non lo sono. Sono solo un gruppo di persone che non ce l'hanno fatta e che si trovano a corto di tempo". Le due citazioni servono a delineare la giusta dimensione in cui si inquadra il film: ossia, come spesso capita, un contesto tipicamente americano, un modo di affrontare argomenti conosciuti (cinema, successo, denaro, arrivismo)in forme comiche tutte 'interne' ad atteggiamenti, espressioni, riferimenti che fuori dagli Stati Uniti restano quasi lettera morta. Si ride perciò a fasi alterne, perché é difficile entrare in sintonia con le sfumature e l'umorismo della storia. Tuttavia nell'insieme il bersaglio di satira sembra evidente e la messa alla berlina di situazioni e tendenze dello star-system é simpatico e riuscito. Dal punto di vista pastorale, sottolineate riserve per qualche espressione e dialogo meno sorvegliati, il film é accettabile e di taglio brillante.
UTILIZZAZIONE: i limiti di 'comprensione' sopra descritti ne consigliano una utilizzazione soprattutto in occasioni mirate, con preferenza per il tema 'mass-media' o 'cinema nel cinema'.