Sogg.: Jonathan Mostow - Scenegg.: Jonathan Mostow, Sam Montgomery - Fotogr.: (Scope/ a colori) Doug Milsome - Mus.: Basil Poledouris - Montagg.: Derek Brechin, Kevin Stitt- Dur.: 95' - Produz.: Martha De Laurentiis, Dino De Laurentiis
Interpreti e ruoli
Kurt Russell (Jeff Taylor), J. T. Walsh (Red Barr), Kathleen Quinlan (Amy Taylor), Jack Noseworthy (Billy), M.C. Gainey (Earl), Ritch Brinkley (Al), Rex Linn (sceriffo Boyd), Moira Harris, Kim Robillard, Thomas Kopache, Vincent Berry, Jack Mc Gee, Helen Duffy, Angel Coox
Soggetto
Jeff è in viaggio in macchina da Boston a San Diego in compagnia della moglie Amy. Mentre percorrono l'autostrada nel deserto del Sud-Ovest, la macchina si ferma per un guasto. La situazione è delicata, perché il luogo è isolato, lontano dal primo centro abitato. Dopo qualche tempo, arriva un grosso autorimorchio. Red, il conducente, si ferma e offre un passaggio alla coppia fino al più vicino posto di ristoro. Jeff però vuole restare a guardia della macchina e manda Amy da sola. Poco dopo Jeff riesce a far ripartire la macchina, raggiunge il luogo indicato da Red, chiede della moglie ma nessuno l'ha mai vista. Ansioso e nervoso, Jeff ad un certo punto ha il sospetto che
tutti gli stiano mentendo. Si rimette allora per strada, incontra di nuovo Red, che nega di conoscerlo. Anche la polizia non crede alle insistenze di Jeff e vorrebbe arrestarlo per non fargli combinare danni. Jeff scappa e, da solo, comincia la ricerca della moglie. La trova infine prigioniera del camionista
che agiva per conto di una banda che faceva sparire turisti e passanti. Dopo una sparatoria ed un inseguimento, sul ponte Jeff butta giù Red. Jeff e Amy sono soli, ma l'incubo è finito.
Valutazione Pastorale
il quadro di fondo della storia è tratteggiato con bel realismo: le lunghe strade americane spesso deserte sono uno scenario credibile dove i fatti raccontati possono senz'altro accadere. Restano i contenuti, le psicologie, i particolari di contorno. Il marito, intrappolato tra incubo e mistero, vive un cambiamento che lo porta ad agire in modo sbrigativo ed imprevedibile. Il film costruisce una storia dove azione e sfumature caratteriali si fondono in maniera giusta. Da un lato il ritmo stringato elimina le pause, dall'altro la risoluzione finale appare più come l'uscita da un tunnel
che non la conclusione di una vendetta personale. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare positivamente, evidenziando riserve per alcune crudezze che punteggiano soprattutto la parte finale.
Utilizzazione: il film è da utilizzare in programmazione ordinaria, con attenzione per la presenza di minori. In altre occasioni, può entrare in rassegne dedicate a quella sorta di genere "avventuroso-metaforico", ricreato da "Duel" di Spielberg.