Sogg. e Scenegg.: Graham Chapman, John Cleese, Terry Gilliam, Eric Idle, Terry Jones, Michael Palin - Fotogr.: (panoramica/a colori) Peter Biziou - Mus.: Geoffrey Burgon - Montagg.: Julian Doyle - Dur.: 94' - Produz.: John Goldstone
Interpreti e ruoli
Graham Chapman (Brian), John Cleese (Reg), Eric Idle (Cheeky), Terry Jones (Mandy), Michael Palin (Nasone), Terence Baylor (Gregory), Terry Gilliam, Carol Cleveland, Kenneth Colley, Ned Innes, Gwen Taylor, Charles Mc. Keown
Soggetto
in Giudea Brian, nato contemporaneamente a Gesù, e in una grotta accanto a quella di Lui, viene scambiato dai Re Magi per il Bambino, che cercano, e perciò essi offrono i loro doni alla sua petulante madre, ma accortisi subito dell'errore, se li riprendono. Trentatre anni dopo, Brian, un buono a nulla succube della madre Mandy, assiste con lei da lontano al discorso delle beatitudini, tenuto da Gesù, ma sia per la distanza che per le chiacchiere e le liti delle persone vicine, i due non afferrano le parole del Maestro e il loro significato. Poi Mandy persuade Brian ad accompagnarla ad una lapidazione, nella quale, però, verrà lapidato il giudice, invece che il condannato, perché ripeteva continuamente il nome di Geova. Successivamente i romani sorvegliano Brian, che è entrato in un'organizzazione terroristica, il Fronte Popolare della Giudea, che vuol cacciarli dal paese. Per provare il suo coraggio, i terroristi incaricano Brian di scrivere di notte sul muro del palazzo una frase contro i romani, ma egli viene sorpreso da un soldato, che gli dà una lezione di latino, e lo obbliga a riscrivere la frase cento volte. Intanto il giovane, che è riuscito per caso a sfuggire ad una severa punizione, viene scambiato per un messia dalla folla, convinta ch'egli faccia miracoli, specialmente dopo che un vecchio eremita, che non parlava da diciotto anni, parla e grida, allorché Brian gli salta sopra un piede. Dopo una notte con l'amata Judith, Brian trova al mattino, davanti alla propria casa, una moltitudine entusiasta; più tardi esorta la gente a pensare con la propria testa, e, dopo questo i soldati romani lo arrestano e lo conducono davanti a Pilato, ridicolo omosessuale, il quale ha organizzato una grandiosa crocifissione, con moltissimi condannati, e tiene alla folla un discorso, che provoca l'ilarità generale e per il quale il suo amico Marco Pisellonio è venuto apposta da Roma. Brian viene messo fra i crocifiggendi, mentre invano afferma d'essere figlio di un centurione romano; poi, quando la folla chiede, secondo l'uso la liberazione di un condannato e grida il suo nome, Pilato manda i soldati a salvarlo, ma essi liberano per errore un altro. Cosicché Brian viene innalzato sulla croce e l'esaltata Judith lo ringrazia ma non tenta di salvarlo, perché il movimento ha bisogno di un martire. Giunta successivamente Mandy che lo rimprovera, Brian si appresta a morire con gli altri compagni crocifissi cantando in coro una vivace canzone.
Valutazione Pastorale
si tratta di una rozza farsa con un dialogo spesso pesantemente volgare. La sola scenetta divertente è quella della lezione di latino fatta da un soldato romano a Brian, mentre l'insieme del lavoro insulso e noioso, risulta avvilente. Il film sarebbe dunque da definire inconsistente, se non lo rendessero invece inaccettabile i riferimenti ai fatti sacri della vita di Cristo. Anche se viene narrata la storia di un immaginario Brian è chiaro che le allusioni, delle quali il lavoro è pieno, hanno un riferimento a Gesù. Banalizzando e ridicolizzando parecchi episodi della sua vita terrena. Del resto il principio e la fine del film si riferiscono direttamente alla storia del Cristo, mentre nella parte centrale vengono derisi gli ebrei (lapidazione), i romani e i terroristi della Giudea.