Orig.: Italia/Francia (2017) - Sogg.: Cosimo Gomez - Scenegg.: Luca Infascelli, Cosimo Gomez - Fotogr.(Scope/a col.): Vittorio Omodei Zorini - Mus.: The Sweet Life Society, Paolo Vivaldi - Montagg.: Mauro Bonanni - Dur.: 90' - Produz.:_Fabrizio Mosca, Luca Barbareschi per Casanova Multimedia con Rai Cinema.
Interpreti e ruoli
Claudio Santamaria (il Papero), Marco D'Amore (Il Merda), Sara Serraiocco (Ballerina), Simoncino Martucci (Plissé), Narcisse Mame (Don Charles), Aline Belibi (Perla), Giorgio Colangeli (commissario Parisi), Filippo Dini (il Pollo), Fabiano Lioi (Senna), Rosa Canova (Katia), Maria Chiara Augenti . (Mimma), Adamo Dionisi (Walter Masini), Rinat Khismatouline (Borush), Shi Yang Shi (Shi Juan), Xu Guo Qiang (Boss Shi Peijun), Xianbin Zhang (Shi Dong), Stephanie Maria Diano . (Dea Mami Wata)
Soggetto
Il Papero, Ballerina, il Merda e Plisse sono quattro sgangherati balordi, che improvvisano una rapina per un colpo che cambierà la loro vita. Il Papero è senza gambie, Ballerina sua moglie è senza braccia, il Merda è un rasta tossico, e Plissé un nano rapper...
Valutazione Pastorale
Alla ricerca di un punto di partenza per rileggere in qualche modo la vicenda, ci si imbatte in queste dichiarazioni del regista: "Non ho un ricordo preciso di com'è nata, originariamente, l'idea di provare a scrivere l'assurda storia di questo gruppo di disabili cialtroni e criminali, ma credo che sia successo dopo una di quelle innumerevoli cene col Maestro in qualche trattoria di campagna tra Terni e Roma(...)". Senza dire niente si è detto (quasi) tutto. Perché la storia dei raffazzonati banditi che vogliono sopperire alle loro disabilità con avventure impossibili affondate in una torbida perversione esistenziale procede lungo una china sempre più scivolosa, puntando a lungo su un umorismo freddo e distaccato. Il 'noir' che connota il copione tuttavia non regge la distanza dell'acido comportamento caratteriale, della violenza fredda dei gesti, di una cattiveria tanto (forse) scherzosa quanto poco simpatica. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come complesso e problematico.
Utilizzazione
Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria con cautela e attenzione per i più piccoli. Con possibilità di riflessione sull'uso della violenza nel cinema e nell'immagine.