In concorso nella sezione Elements +6 al 54°Giffoni Film Festival, il film ha vinto il premio Easy Jet Special Award.
Soggetto
Stati Uniti, 1886, Mary e Tom, due fratelli irlandesi, sbarcano a New York dopo un lungo viaggio in transatlantico: sono orfani e stanno raggiungendo l’unico parente rimastogli, lo zio Niall, che li verrà a prendere al porto. Ma qualcosa va storto, lo zio non arriva e i due, dopo averlo aspettato inutilmente per ore, decidono di raggiungerlo in California. Senza soldi e con solo un indirizzo su una vecchia busta, Mary e Tom riescono fortunosamente a salire su un treno che trasporta un gruppo di orfani in viaggio per incontrare le loro nuove famiglie. Qui trovano un amico speciale con il quale condivideranno un’avventura straordinaria tra banditi, indiani ed eroi sorprendenti.
Valutazione Pastorale
Diretto da Juan Jesús García Galocha (“Mummie a spasso nel tempo”, 2023) e Pedro Solís García, “Buffalo Kids” è un film di animazione capace di coinvolgere grandi e piccoli per la qualità visiva, il ritmo serrato e il mix perfetto di avventura, umorismo e commozione che riesce a creare. La storia. Stati Uniti, 1886, Mary e Tom, due fratelli irlandesi, sbarcano a New York dopo un lungo viaggio in transatlantico: sono orfani e stanno raggiungendo l’unico parente rimastogli, lo zio Niall, che li verrà a prendere al porto. Ma qualcosa va storto, lo zio non arriva e i due, dopo averlo aspettato inutilmente per ore, decidono di raggiungerlo in California. Senza soldi e con solo un indirizzo su una vecchia busta, Mary e Tom riescono fortunosamente a salire su un treno che trasporta un gruppo di orfani che viaggiano per incontrare le loro nuove famiglie. Qui trovano un amico speciale Nick, un ragazzino tetraplegico che non riesce a parlare, ma che, come dice l’accompagnatrice dei bambini, Eleanor, non ne ha bisogno perché “parla con gli occhi”. I tre diventano inseparabili condividendo un’avventura straordinaria tra banditi, indiani ed eroi sorprendenti. “Buffalo Kids” ci parla di amicizia, solidarietà, innocenza e coraggio, quello dei protagonisti certo, ma anche quello dei registi nel raccontare con semplicità – senza “sconti”, ma naturalmente, dato il target di riferimento, anche senza insistito realismo – la disabilità, e una disabilità importante come quella di Nick, che è sempre coinvolto e protagonista in ogni azione. Bello e forte il legame tra i due fratelli, un filo troppo semplicistica la divisione tra buoni e cattivi, felice e aperto alla speranza il finale. Presentato in Concorso nella sezione Elements +6 al 54°Giffoni Film Festival, il film ha vinto il premio Easy Jet Special Award. “Buffalo Kids – si legge nella motivazione – tratta con delicatezza questioni legate all’inclusione e alla diversità, spaziando dalle persone con disabilità, all’accettazione di diverse culture e comunità, fino ai bambini in situazioni familiari fragili. Nonostante la complessità dei temi, il film riesce a mantenere un tono dinamico, leggero e ottimista. Il viaggio attraverso gli Stati Uniti fa da sfondo a un percorso interiore dei personaggi che, ascoltandosi e accogliendosi reciprocamente, superano i propri limiti e imparano ad esprimere i propri talenti mettendoli al servizio del gruppo”. La dedica che compare sullo schermo alla fine spiegherà molte cose, almeno agli adulti. “Buffalo Kids” è consigliabile, brillante, adatto per dibattiti.
Utilizzazione
In programmazione ordinaria, particolarmente adatto alle famiglie.