Orig.: Italia (2012) - Sogg.: Massimiliano Bruno - Scenegg.: Massimiliano Bruno, Herbert Simone Paragnani, Edoardo Leo - Fotogr.(Panoramica/a colori): Arnaldo Catinari - Mus.: Gianluca Misti - Montagg.: Patrizia Marone - Dur.: 109' - Produz.: Fulvio e Federica Lucisano per IIF Italian International Film in collaborazione con Medusa Film.
Interpreti e ruoli
Raoul Bova (Andrea), Marco Giallini (Enzo), Edoardo Leo (Paolo), Nicole Grimaudo (Lorenza), Rosabell Laurenti Sellers (Layla), Paola Tiziana Cruciani (Adele), Mattia Sbragia (Roberto), Ninni Bruschetta (Adriano)
Soggetto
Scapolo convinto, donnaiolo, inserito in carriera nel settore televisivo, Andrea, 38 anni, si trova a doversi confrontare con una situazione imprevista: l'arrivo di Layla, che dice di essere sua figlia e di non avere luoghi dove vivere. La presenza della ragazzina diciassettenne sconvolge qualunque progetto, rimette in discussione la sua vita e quella dei suoi amici. Lavoro, conquiste, progetti: tutto cambia e chiede ad Andrea di farsi molte domande. Dopo una serie infinita di equivoci, imprevisti, fraintendimenti, arriva tuttavia l'occasione per trovare il giusto equilibrio.
Valutazione Pastorale
Lo spunto (l'uomo senza vincoli si trova o dover gestire una vita molto vincolata) forse non è nuovissimo, ma non è male riproporlo: perché ogni generazione può affrontarlo e (provare a) risolverlo in modo diverso.Lo svolgimento può essere preso a specchio dei tempi e delle abitudini in corso. Qui la fotografia c'è: il dolce/amaro della commedia; il modo di comportarsi e di reagire alle situazioni, il bello, il brutto, lo sfasamento dei più 'vecchi' che vogliono farsi vedere giovani, la mancanza dimmisura dei giovanissimi che sono fin troppo cresciuti. Debolezze, carenze, superficialità di vari tipi italiani di fronte al disgregarsi del nucleo familiare e alla mancanza di alternative. Emergono molti temi, a partire è ovvio da quello del rapporto padri/figli, e, tra alti e bassi, il film, dal punto di vista pastorale, è da valutare come consigliabile e problematico.
Utilizzazione
Il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria e in seguito come prodotto che affronta direttamente il tema della famiglia, tra adulti e giovani. Da usare anche con aggiunta di oppotuni supporti per la riflessione.