C.R.A.Z.Y.

Valutazione
Discutibile, Problematico, dibattiti
Tematica
Adolescenza, Delinquenza minorile, Droga, Famiglia - genitori figli, Omosessualità
Genere
Drammatico
Regia
Jean Marc Vallée
Durata
127'
Anno di uscita
2006
Nazionalità
Canada
Titolo Originale
C.r.a.z.y.
Distribuzione
Istituto Luce
Musiche
David Bowie e altri brani di musica d'epoca
Montaggio
Paul Jutras

Orig.: Canada (2005) - Sogg. e scenegg.: Jean Marc Vallèe, Francois Boulay - Fotogr.(Panoramica/a colori): Pierre Mignot - Mus.: David Bowie e altri brani di musica d'epoca - Montagg.: Paul Jutras - Dur.: 127' - Produz.: Pierre Even, Jean Marc Vallée.

Interpreti e ruoli

Michel Coté (Gervais Beaulieu), Danielle Proulx (Laurianne Beaulieu), Emile Vallée (Zachary Beaulieu bambino), Marc André Grondin (Zachary Beaulieu grande), Pierre Luc Brillant (Raymond Beaulieu), Maxime Tremblay (Christian Bealulieu), Alex Gravel (Antoine Beaulieu), Felix Antoine Despatie (Yvan Beaulieu), Mariloup Wolfe (Brigitte), Johanne Lebrun . (Doris)

Soggetto

Zac nasce in Canada nel natale 196O. Cresce con i genitori e con i quattro fratelli, ma é costretto a vivere nella menzogna, perché lui è diverso dagli altri. Nel mezzo di turbolente vicissitudini familiari, solamente nel 1980 Zac può dire che il padre lo ha finalmente accettato in casa con il suo compagno.

Valutazione Pastorale

L'argomento è tutt'altro che nuovo, e poggia sull'inevitabile scontro tra una situazione 'inattesa' e lo schema rigido di un nucleo familiare restio a cambiare prospettiva. Le certezze messe in discussione vanno di pari passo con l'insorgere di incapacità di tipo educativo, per cui il risultato sfocia in mancanza di ascolto, in crollo dei valori, in momenti tragici e dolorosi. La presa d'atto dell'esistenza di forti difficoltà relazionali é affidata ad un percorso narrativo fatto di pregi e difetti: sofferta e convincente la descrizione delle difficoltà quotidiane nel chiuso della casa (il personaggio della mamma), un po' debordante l'insistenza su toni già visti e sfocianti nel didascalico. C'è comunque commozione, c'è pietas, l'enfasi è generalmente contenuta. Dal punto di vista pastorale, il film é da valutare come discutibile, problematico e adatto per dibattiti.
UTILIZZAZIONE: il film è da utilizzare in programmazione ordinaria, ma più opportunamente in situazioni mirate, per avviare riflessioni nell'ambito del rapporto cinema/famiglia. Qualche attenzione é da tenere per i più piccoli in vista di passaggi televisivi o di uso di VHS e DVD.

Le altre valutazioni

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