Orig.: Stati Uniti (2006) - Sogg. e scenegg.: Steve Koren, Mark O'Keefe - Fotogr.(Panoramica/a colori): Dean Semler - Mus.: Rupert Gregson Williams - Montagg.: Jeff Gourson - Dur.: 107' - Produz.: Mark O'Keefe, Jack Giarraputo, Neal H. Moritz, Adam Sandler, Steve Koren.
Interpreti e ruoli
Adam Sandler (Michael Newman), Kate Beckinsale (Donna Newman), Christopher Walken (Morty), Henry Winkler (Ted Newman), David Hasselhoff (Ammer), Julie Kavner (Trudy Newman), Sean Astin (Bill Rando), Jennifer Coolidge (Janine), Rachel Dratch (Alice/Alan), Jake Hoffman (Ben da grande), Jana Kramer (Julie), Michelle Lombardo (Linda), Katie Cassidy . (Samatha da grande)
Soggetto
Alla disperata ricerca di un telecomando universale valido per tutti i dispositivi elettronici di casa, Michael entra in possesso di un modello speciale, datogli dal dottor Morty, strana figura di impegato/inventore. Ben presto Michael realizza che quello strumento è in grado di andare avanti e indietro nel tempo e di fare pausa nella sua stessa vita. Già molto teso per i problemi creatisi in ufficio, Michael pensa di potersene servire per aggiustare le proprie difficoltà sul lavoro e in famiglia. Entra però in una spirale pericolosissima, nella quale rimane prigioniero dei capricci dell'oggetto, che diventa incontrollabile. Ci vuole un nuovo intervento del dott. Morty per risolvere la situazione. Ma Morty era solo il frutto di un sogno di Michael.
Valutazione Pastorale
Mai affidarsi alla tecnologia per risolvere i problemi della vita quotidiana. Il virtuale é ingannevole, e solo una grande disponibilità personale può aiutare a ritrovare la serenità perduta. L'invadenza dei media nell'esistenza di tutti i giorni non é argomento nuovo, ma certo continua ad essere importante, forse centrale. I telecomandi fanno parte di noi, condizionano il nostro modo di agire. Qui tra realtà e fantasia spunta la favola, con inizio in salita, scelte da incubo, scoperta della strada giusta da seguire, e finale in allegria. A disturbare il prevedibile percorso arriva un umorismo un po' sopra le righe che crea cadute di gusto gratuite e ripetute, e qualche passaggio smielato con lacrimuccia annessa. Restano anche messaggi positivi sul dualismo tra artefice vero e artefice fittizio, sulla necessità di guardare in noi stessi per risolvere i problemi. Dal punto di vista pastorale, il film é da valutare come discutibile, e segnato da grossolanità.
UTILIZZAZIONE: il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria, tenendo conto di quanto detto sopra. Qualche attenzione é da tenere per i più piccoli in vista di passaggi televisivi o di uso di VHS e DVD.