CASA DI BAMBOLA **

Valutazione
Complesso, Discutibile, Dibattiti
Tematica
Donna, Matrimonio - coppia
Genere
Drammatico
Regia
Patrick Garland
Durata
95'
Anno di uscita
1989
Nazionalità
Gran Bretagna
Titolo Originale
A DOLL'S HOUSE
Distribuzione
Film International Company
Soggetto e Sceneggiatura
Christopher Hampton dal lavoro teatrale di Henrik Ibsen
Musiche
John Barry
Montaggio
John Glen

Sogg.: dal lavoro teatrale di Henrik Ibsen - Scenegg.: Christopher Hampton - Fotogr.: (normale/a colori) Arthur Ibbetson - Mus.: John Barry - Montagg.: John Glen - Dur.: 95' - Produz.: Elkins Production LTD

Interpreti e ruoli

Claire Bloom (Nora Helmer), Anthoni Hopkins (Torvald Helmer), Sir Ralph Richardson, Denholm Elliott, Anna Massey, Dame Edith Evans

Soggetto

sul finire dell'800, in una cittadina della Norvegia, Nora e Torvald Helmer vivono apparentemente felici: si amano, sono sposati da 8 anni, hanno tre bei bambini e lui è stato recentemente nominato direttore di una banca importante. Torvald vezzeggia la moglie con graziosi nomignoli, e la giudica incapace di pensien seri, e lei, per compiacerlo, lo asseconda. La vigilia di Natale arriva di lontano un'antica amica di Nora, Kristine Linde, rimasta vedova, dopo un matrimonio accettato per salvare la propria famiglia. Con l'aiuto di Nora ottiene subito nella banca di Helmer il lavoro, che cerca, togliendolo, però, senza saperlo, a Nils Krogstad, vedovo, ex procuratore, rovinatosi per delle firme false, e anche strozzino, che ora, col suo piccolo impiego vorrebbe riacquistare la rispettabilità per amore dei figli. Appreso il proprio licenziamento, Krogstad ricatta Nora, la quale, non solo gli deve ancora molto del denaro ottenuto tempo prima segretamente, per salvare la vita di Torvald, gravemente ammalato, ma ha falsificato, per ottenerlo, la firma di suo padre. Sotto la minaccia della denuncia, la donna vive una segreta angoscia, senza avere il coraggio di rivelare tutto al marito, ma certissima che egli, per evitare un rischio a lei, si assumerebbe tutta la responsabilità del falso. Continuando a fingersi allegra, si confida però con Kristine e vorrebbe farlo anche col fedele amico di famiglia, il Dottor. Rank, che è ricco e solo. Però questi, che sa di essere prossimo alla morte per una tremenda malattia, le rivela improvvisamente di amarla, e perciò Nora non può più chiedergli aiuto. Gli Helmer partecipano ad un ballo mascherato, e Nora danza la tarantella in costume napoletano, incantando tutti. Ma quando Torvald, al ritomo dalla festa, legge la lettera di Krogstad, si scaglia subito infuriato contro la moglie, la schiaffeggia, la insulta, le ordina di non occuparsi più dei figli, perché ne è indegna. Tutta la sua posizione è minacciata, egli sa di essere in balia di un ricattatore e pensa solo a se stesso. Nora assiste pietrificata al crollo del suo sogno. Ma intanto Kristine, che un tempo Krogstad ha amato, ottiene da lui che rinunci alla vendetta e gli offre invece di unire le loro due vite solitarie. Perciò Torvald riavuto e distrutto il documento infamante, e ormai tranquillizzato, si dichiara disposto a perdonare la moglie e a dimenticare tutto. Ma Nora, che sa finalmente quale uomo meschino egli sia, pensa di essere vissuta con uno sconosciuto, che ora non ama più, e giudica il proprio matrimonio come mai esistito. Perciò, dopo una spiegazione amara, abbandona il marito e i figli (che non si sente capace di educare) e se ne va alla ricerca della propria identità, riprendendo anche indietro l'anello nuziale, rifiutando qualunque aiuto, e lasciando all'uomo sconvolto poche speranze che in futuro un "miracolo" possa far del loro rapporto un vero matrimonio.

Valutazione Pastorale

questo film inglese, realizzato con grande cura dell'ambientazione e dei costumi, e interpretato da attori di alto livello, sicuri ed efficaci nei loro difficili ruoli, presenta uno spettacolo affascinante, anche se l'origine teatrale porta ad una importanza predominante dei dialoghi, e il movimento è scarso. Dopo più di 100 anni dalla sua uscita, la storia di Nora, che abbandona con lucida determinazione la sua casa di bambola è ancora toccante e coinvolge lo spettatore. È chiaro che la decisione della donna di rompere precipitosamente il proprio matrimonio, e ancor più l'abbandono degli innocenti figlioletti non possono essere approvati, ma bisogna riconoscere l'attualità dei motivi, che portano alla crisi: la delusione di Nora nello scoprire la meschinità di Torvald, che credeva un essere superiore, la propria necessità di maturare e di trovare quella identità, che prima il padre, poi il marito le hanno finora imposto a proprio piacere; la impossibilità per lei di accettare compromessi e quindi di vivere con un uomo, che non ama e non rispetta più. Tutti questi elementi rendono il dramma complesso. Ci sono, dunque, fattori positivi, come la totale dedizione di Nora per salvare la vita del marito; l'amicizia e la serietà di Kristine; la redenzione di Krogstad, e fattori negativi, come l'affrettata decisione della donna di abbandonare i suoi impegni di moglie e di madre. Buona la energia di Garland, anche se non eccezionale, squisita la fotografia, ottimi gli interpreti, specie Anthony Hopkins (Torvald).

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