Cattiverie a domicilio

Valutazione
Consigliabile, Problematico, Adatto per dibattiti
Tematica
Amicizia, Amore-Sentimenti, Bibbia, Donna, Educazione, Emigrazione, Famiglia - genitori figli, Fede, Matrimonio - coppia, Politica-Società, Psicologia, Tematiche religiose
Genere
Commedia
Regia
Thea Sharrock
Durata
100'
Anno di uscita
2024
Nazionalità
Gran Bretagna/Francia
Titolo Originale
Wicked Little Letters
Distribuzione
Bim Distribuzione, Lucky Red
Soggetto e Sceneggiatura
Jonny Sweet
Fotografia
Ben Davis
Montaggio
Melanie Oliver
Produzione
Film4 Productions, Blueprint Pictures, South of the River Pictures, People Person Pictures

Interpreti e ruoli

Olivia Colman (Edith Swan), Jessie Buckley (Rose Gooding), Anjana Vasan (Gladys Moss), Timothy Spall (Edward Swan), Malachi Kirby (Bill), Hugh Skinner (Constable Papperwick), Alisha Weir (Nancy Gooding), Gemma Jones (Victoria Swan), Eileen Atkins (Mabel), Jason Watkins (Mr. Teading)

Soggetto

Inghilterra, 1922, la tranquilla routine di Littlehampton viene sconvolta da una serie di lettere anonime cariche di insulti indirizzate a Edith Swan, rispettabile figlia del pastore, devotissima e dalla condotta morale ineccepibile. I sospetti cadono sulla sua vicina di casa, Rose Gooding, immigrata irlandese, schietta e anticonformista. A far luce sulla vicenda una giovane poliziotta appena entrata in servizio. Riuscirà a trovare il bandolo della complicata matassa grazie all’aiuto delle donne del quartiere.

Valutazione Pastorale

Ispirato a un fatto di cronaca realmente accaduto nell’Inghilterra degli anni 20 del secolo scorso, “Cattiverie a domicilio” (“Wicked Little Letters”) è un esilarante, pungente e arguta commedia diretta da Thea Sharrock (“Io prima di te”, 2016). La storia: Inghilterra, 1922, la tranquilla routine della piccola Littlehampton viene sconvolta da una serie di lettere anonime cariche di insulti indirizzate a Edith Swan (Olivia Colman), rispettabile figlia del pastore (Timothy Spall), dalla condotta morale ineccepibile. I sospetti cadono sulla sua vicina di casa, Rose Gooding (Jessie Buckley), immigrata irlandese, libera, schietta e decisamente anticonformista. L’esatto opposto della mite e obbedientissima Edith, che vorrebbe instaurare con lei un rapporto di amicizia, ma non ci riesce. A far luce sulla vicenda una giovane poliziotta appena entrata in servizio, che ogni giorno deve misurarsi con l’atteggiamento ostile dei suoi superiori nei suoi confronti (è una donna!). Riuscirà a trovare il bandolo della complicata matassa grazie al suo intuito e all’aiuto delle donne del quartiere. Confezione perfetta, sceneggiatura arguta (perfino gli insulti contenuti nelle lettere anonime sono costruzioni e accostamenti arditi che vanno ben oltre le semplici “parolacce”), accuratezza di costumi e scenografie, regia al top e attori – Olivia Colman e Timothy Spall in testa – strepitosi, fanno di “Cattiverie a domicilio” un film godibilissimo. Un dramma, detective story e legal movie spruzzato di ironia, un mix che al cinema inglese riesce sempre benissimo, basti pensare al “Il ritratto del duca” del 2022. Qui in stato d’accusa non è tanto Rose, il suo “reato”, quanto piuttosto ciò che lo ha prodotto: l’ottusità degli uomini che si ostinano a considerare le donne esseri inferiori da comandare a bacchetta, mortificandone talento e aspirazioni. C’è poi il rapporto di dipendenza totale di Edith con il padre che, essendo il pastore della comunità, all’autorità di genitore aggiunge anche quella di natura religioso-spirituale. Un controllo totale che provoca in Edith una ribellione fredda, ragionata e imprevedibile, dalle conseguenze del tutto inaspettate. “Cattiverie a domicilio” è consigliabile, problematico, adatto per dibattiti.

Utilizzazione

Per la programmazione ordinaria. Adolescenti accompagnati.

Le altre valutazioni

Sfoglia l'archivo
Ricerca Film - SerieTv
Ricerca Film - SerieTV