Orig.: Francia/Gran Bretagna (2017) - Sogg.: dal romanzo "La ballata di Charley Thompson" di Willy Vlautin - Scenegg.: Andrew Haigh - Fotogr.(Scope/a col.): Magnus Nordenhof Jonck - Mus.: James Edward Barker - Montagg.: Jonathan Alberts - Dur.: 121' - Produz.: Tristan Goligher per The Boureau in asdsociazione con BFI, FILM4 - 74^ MOSTRA INTERNAZIONALE D'ARTE CINEMATOGRAFIVA DI VENEZIA 2017 PREMIO MARCELLO MASTROIANNI A CHARLIE PLUMMER COME MIGLIORE ATTORE EMERGENTE.
Interpreti e ruoli
Charlie Plummer (Charley Thomspon), Steve Buscemi (Del Montgomery), Chloe Sevigny (Bonnie), Tavis Fimmel (Ray), Steve Zahn (Silver), Thomas Mann (Lonnie), Justin Rain (Mike), Rachael Perrell Fosket (Martha), Lewis Pullman (Dallas), Frank Gallegos (Santiago), Julia Prud'homme (Ruby), Bob Olin (Kendall), Jason Rouse . (Mitch)
Soggetto
Il sogno di Charley Thompson, 15 anni, di vivere una vita normale, si infrange contro l'ostacolo rappresentato dal padre, operaio single capace di cacciarsi quotidianamente nei guai...
Valutazione Pastorale
Le disgrazie sembrano essere una costante nella vita dell'adolescente Charley. Al primo posto c'è il padre che fa vita disordinata e del tutto sregolata. Fino a quando lui ha bisogno di un ricovero in ospedale, e a Charley si pone il problema di rimettersi in cerca di un posto dove andare. Comincia così il percorso di affrancamento di Charley, il suo doloroso percorso di crescita, segnato da solitudine e perdite. Il viaggio 'on the road' del protagonista convince per il fatto di offrirsi come ritratto di una giovane e del suo travaglio interiore. La regia di Andrew Haigh, già autore del bel "45 anni", convince per la forza espressiva dell'interpretazione di Charlie Plummer, premiato con il Premio Mastroianni come miglior rivelazione alla Mostra di Venezia 2017. E' un percorso di sottrazione attraverso il quale si racconta un'America minore persa nei suoi spazi e in certa piccolissima provincia. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come complesso, problematico e adatto per dibattiti.
Utilizzazione
Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria e in successive occasioni come ritratto doloroso, aspro e difficile di persone in bilico tra rinunce, privazioni e ricerca di felicità.