Orig.: Italia (2003) - Sogg.: Giovanni Veronesi, Enrico Caria, Silvio Muccino, Andrea Garello - Scenegg.: Giovanni Veronesi, Silvio Muccino - Fotogr.(Panoramica/a colori): Fabio Zamarion - Mus.: Andrea Guerra - Montagg.: Claudio Di Mauro - Dur.: 105' - Produz.: Aurelio De Laurentiis.
Interpreti e ruoli
Silvio Muccino (Matteo), Violante Placido (Carmen), Giuseppe Sanfelice (Paolo), Elio Germano (Manuel), Valeria Solarino (Bea), Enrico Silvestrin (Sandro), Katy Louise Sanders (Valentina), Myriam Catania (Monica)
Soggetto
Dopo l'esame di maturità, Matteo convince gli amici Manuel e Paolo ad andare in vacanza a Santorini, isoletta della Grecia. In realtà Matteo vuole trovare Carmen, la ragazza più grande di lui con cui ha avviato una storia e che però lo ha bruscamente salutato, dicendogli che andava con la sorella in quel luogo rinomato. Arrivati sull'isola, i tre, alla ricerca di un posto dove dormire, dapprima si sistemano nella casa di un gruppo di ragazze italiane lì conosciute, poi affittano da una signora anziana una specie di stanzone senza bagno e con i materassi in terra. Dopo qualche giorno, Matteo vede Carmen, la ferma, le chiede di uscire insieme, lei lo respinge. E' l'inizio di una serie di situazioni che vedono i due stare insieme, lasciarsi, riprendersi, lasciarsi di nuovo. Intanto Manuel, alla notizia che è stato bocciato, cade in profonda crisi e pensa di tornare a casa per aiutare nel negozio la mamma rimasta vedova e parte con il cane adottato sull'isola, per poi tornare, malmenato, dai suoi 'veri' amici. Paolo, che voleva andare all'università a Milano, segue invece in Turchia Bea, una delle ragazze conosciute sul posto. Matteo una sera salva Carmen da una specie di orgia in cui era stata coinvolta dai suoi amici più 'grandi'. Poi però capisce che deve lasciarla. Sul traghetto verso casa, Matteo incontra una ragazza di classa, soprannominata Cicalina, che è da sempre innamorata di lui. La saluta rapidamente, poi lui e Manuel rivolti verso la Turchia lanciano grida di saluto all'amico Paolo (a sua volta detto Pio, perchè devoto di padre Pio).
Valutazione Pastorale
Il tema centrale é quello dei giovani , di quella fascia giovanile colta all'avvio del giro di boa dei venti anni. Dopo la maturità si parte per un viaggio che nelle premesse é iniziatico e carico di aspettative: bisogna conoscere, imparare, capire, l'idea della fuga è sempre in agguato, anche senza sapere verso dove nè perché. Un'ansia di ribellione che non è una novità e che, mentre vuole fare a pezzi tutto il mondo, finisce poi per scomparire di fronte ai primi inciampi sentimentali. Amore e affetto non risultano catalogabili, sfuggono, non si fanno capire, e forse non è ancora il momento giusto per capirli. C'è da chiedersi se i tre ragazzi presi a protagonisti siano rappresentativi di tutti i 'maturandi' di oggi, o se la vicenda sia quasi metafora di situazioni più variegate. Considerando che il giovane Silvio Muccino (Matteo) ha partecipato in prima persona alla stesura del copione, molto di realistico e di giusto c'è negli atteggiamenti, nei dialoghi, nelle reazioni. Ne viene fuori lo spaccato di uno smarrimento generazionale stretto tra esempi di genitori negativi (Matteo chiede al padre di tornare dalla mamma) e confusione di idee sul futuro: forse un bisogno di assoluto difficile da intuire. Per cui, tra qualche passaggio convenzionale e non ben riuscito e altre intuizioni invece azzeccate e opportune (il tuffo in mare di Matteo; l'amicizia da salvare; la prospettiva della solitudine; il cane trovato), il racconto mantiene vivacità e si fa seguire. Dal punto di vista pastorale, è da valutare come discutibile, problematico e adatto per dibattiti.
UTILIZZAZIONE: il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria, e proposto in occasioni di incontri su tematiche giovanili come avvio ad una riflessione più ampia e supportata anche da altri esempi. Qualche attenzione per i minori in previsione di passaggi televisivi, o di uso di VHS e DVD.