CHI NASCE TONDO …

Valutazione
Inconsistente, volgarità
Tematica
Famiglia, Giovani, Povertà-Emarginazione
Genere
Commedia
Regia
Alessandro Valori
Durata
90'
Anno di uscita
2008
Nazionalità
Italia
Titolo Originale
/////
Distribuzione
Istituto Luce
Soggetto e Sceneggiatura
Pier Paolo Piciarelli, Adamo Dionisi, Alessandro Valori, Valerio Mastandrea Adamo Dionisi, Valerio Mastandrea
Musiche
Giorgio Baldi
Montaggio
Fulvio Molena

Orig.: Italia (2007) - Sogg.: Adamo Dionisi, Valerio Mastandrea - Scenegg.: Pier Paolo Piciarelli, Adamo Dionisi, Alessandro Valori, Valerio Mastandrea - Fotogr.(Normale/a colori, B&N): Giuseppe Gallo - Mus.: Giorgio Baldi - Montagg.: Fulvio Molena - Dur.: 90' - Produz.: Andrea Marotti, Pier Giorgio Bellocchio per Digital Desk Soc. Coop.

Interpreti e ruoli

Valerio Mastandrea (Mario), Raffaele Vannoli (Righetto), Regina Orioli (Flaminia), Corrado Fortuna (Gigino), Glauco Onorato (padre Ignazio), Anna Longhi (sora Ines), Sandra Milo (Anna), Tiberio Murgia.

Soggetto

A Roma oggi Mario e Righetto, due cugini trentenni, si rivendono dopo alcuni anni per mettersi insieme alla ricerca della nonna ultraottantenne fuggita dalla Casa si Cura Villa Quiete dopo averne svaligiato la cassa. Mario deve tenere l'episodio nascosto a Flaminia, futura moglie, e la padre di lei, titolare della ditta di antifurti dove lui lavora. Richetto è un precario che occupa e gestisce vecchi edifici abbandonati, affittando stanze a gente di varia provenienza. Insieme i due cominciano un giro per Roma, chiedendo notizie e incontrando strani individui. Riescono solo a scoprire che forse invece che cugini sono fratelli.

Valutazione Pastorale

Le note informative dicono che si tratta di un progetto innovativo per modalità e tecniche di produzione. E' stato realizzato attraverso un percorso formativo che ha visto la partecipazione degli studenti di alcuni licei romani e della Scuola di Cinema Digital Desk. Assolto questo dovere di cronaca, va subito detto che il risultato è una commedia sbrindellata e confusa, priva di un racconto minimamente costruttivo, affidata solo alle performace individuali di Mastandrea e Vannoli ma intristita da alcune partecipazioni di nomi anche noti. Il copione è poi appesantito da un raffica di dialoghi sopra le righe e di gratuita pesantezza, al di là di ogni ragionevole necessità. Un film mal riuscito e che in niente ricorda (pur citandoli) analoghi esempi di cinema italiano anni 50/60. Dal punto di vista pastorale, il film é da valutare come inconsistente e pieno di volgarità.
UTILIZZAZIONE: il film potrebbe essere utilizzato in programmazione ordinaria ma il suo modesto livello può anche consigliare di farne e ameno. Attenzione é da tenere per i più piccoli in vista di passaggi televisivi o di uso di VHS e DVD.

Le altre valutazioni

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