Sogg. e Scenegg.: Ron Shelton - Fotogr.: (normale/a colori) Russell Boyd - Mus.: Bennie Wallace - Montagg.: Paul Seydor - Dur.: 114' - Produz.: Don Miller, David Lester
Interpreti e ruoli
Wesley Snipes (Sidney Deane), Woody Harrelson (Billy Hoyle), Rosie Perez (Gloria Clemente), Tyra Ferrell (Rhonda Deane), Cylk Cozart, Kadeem Hardison, Eloy Casados, Marques Johnson, Nigel Miguel, Bill Henderson, Ernest Harden jr.
Soggetto
Sidney Deane e Billy Hoyle diventano soci: ottimi giocatori di basket ambedue il primo nero di pelle, il secondo bianco, Sidney gran chiacchierone ma fulmineo, Billy più indolente e sfortunato -, girano nei quartieri bassi di Los Angeles, facendo i finti tonti, in realtà primeggiando nel mandare il pallone a canestro durante furibondi incontri sul cemento contro squadrette di quartiere. Sidney è il migliore ed il più giudizioso (la moglie Rhonda sogna di comprare una casa più decente), convinto che i neri giocano soprattutto per il piacere e per la bellezza del gioco, mentre Billy come il socio gli dice è un bianco e dunque gioca solo per il primato e per i dollari (la sua amica Gloria Clemente mette da parte i soldi, perché sono in debito con due fratelli malavitosi, mentre intanto lei memorizza intere enciclopedie, dato che intende presentarsi in televisione e vincere un campionato di telequiz). Ecco dunque partite su partite, sfide, insulti e una sfilza di canestri. Malgrado le spacconate il nero è un conservatore, Billy invece dilapida e reinveste subito tutto ciò che incassa (risparmi di Gloria compresi), rivelandosi un vero immaturo. Nella ennesima sfida, perde anche duemila dollari, che Gloria (ormai decisa a lasciarlo) gli dà privandosi di una parte del denaro finalmente vinto trionfando in televisione nel rispondere ai quesiti più astrusi. A Billy resta solo la speranza di diventare finalmente adulto e di trovare un lavoro, grazie al suo socio che lo aiuta di gran cuore, anche se nel frattempo i ladri gli hanno vuotato e danneggiato la nuova abitazione.
Valutazione Pastorale
infinite acrobazie e funambolismi da capogiro sono le caratteristiche della destrezza di cestisti alti due metri, ai quali si aggiungono Wesley Snipes, scapicollato attore di colore, che per compare si è scelto Woody Harrelson. La storia, che si dipana in perpetua fibrillazione, sarebbe in fondo innocua se non la inquinasse un linguaggio grossolano inarrestabile (spesso zeppo di allusioni alle rispettive genitrici dei contendenti). Tutto questo durante quasi due ore senza requie con un flusso precipitoso di parole e fuochi d'artificio verbali.