Sogg. e Scenegg.: Chang Chun - Fotogr.: (normale/a colori) Hsu Hai - Mus.: Sun Wu - Montagg.: Chen Miao-Chang - Dur.: 92' - Produz.: Filmirage - Vietato ai minori degli anni diciotto
Interpreti e ruoli
Lora Luna (Tama), Marc Gosalvez (Peng Tze-Lin), Nongkok Kok (Deng), Li Yu (Madame Shu), Chin Yong, Lim Yao
Soggetto
il mandarino Peng Tze-Lin giunge nella casa da tè di madame Shu, dove, pur vedendosi offerte numerose giovani, è attratto dalla misteriosa ed affascinante Tama, che si concede solo di sua spontanea volontà. Invano Peng tenta di comprarla con una forte somma o addirittura, reso folle dai sogni erotici in cui immagina di possedere la donna, deponendo ai suoi piedi un forziere di gioielli. Finalmente, di fronte all'ostinata passione del giovane, Tama gli dà appuntamento in una foresta dove, dopo un rituale di tipo onanistico, gli preannuncia la prova suprema del Giardino dei Supplizi. Invano i consiglieri lo esortano ad evitare un luogo tanto pericoloso, e non distoglie Peng dal suo proposito nemmeno la vista di un uomo che è gia stato nel Giardino ed è divenuto pazzo tanto da togliersi la vita dinnanzi a lui. Il mandarino ordina di vendere tutti i suoi averi, ed infine viene condotto in una sorta di castello dove iniziano le prove. Dapprincipio in una stanza gialla, detta della sofferenza, prova i morsi della gelosia, vedendo Tama accoppiarsi col suo consigliere Deng. Indi nella stanza viola, detta della lussuria sfrenata, assiste, legato, ad una scena saffica di Tama con due ninfe. Poi nella stanza celeste, detta dell'amore immateriale, la scena si ripete con consistente aumento delle partecipanti. Infine, nella stanza rossa, la prova suprema consiste, con sorpresa del mandarino, dopo l'illusione di poter possedere finalmente la donna, nella sua evirazione, per fortuna sotto anestesia locale, ad opera della donna che gli annuncia di averlo trasformato in un "angelo del desiderio". Trascorso del tempo il mandarino, in abiti muliebri, danza per i clienti della casa da tè di madame Shu al posto di Tama ed è concupito dal comandante delle guardie, che rivolge alla maîtresse lo stesse domande che egli le rivolgeva guardando Tama danzare.
Valutazione Pastorale
si tratta di un film costellato da brevi e talora comici inserti da filmini porno alieni, per rendere forse più coinvolgente, per gli amanti del genere, le stucchevoli e squallide esibizioni di fanciulle molto spesso grassotte. Altrettanto sgradevole, pretestuosa, noiosa ed ai limiti del ridicolo, la cornice letterario-esoterica, che si estrinseca nel continuo sproloquio cui si abbandonano il mandarino e la tenutaria della casa nel gioco delle stanze, entrambi riciclaggi risibili di brandelli di letteratura erotica cinese ispirata alla filosofia taoista. Ne risulta uno spettacolo squallido e desolante.