Sogg.: Sandrine Veysset - Sce-negg.: Sandrine Veysset, Antoinette De Robien - Fotogr.: (Panoramica/a colori) Hélène Louvart - Mus.: Henri Ancillotti - Montagg.: Nelly Quettier -Dur.: 93' - Produz.: Humbert Balsan
Interpreti e ruoli
Dominique Reymond (la madre), Daniel Duval (il padre), Jeremy Chaix (Paul), Flavie Chiménes (Blandine), Jessica Martinez (Jean-ne), Alexandre Roger (Bruno), Xavier Colonna (Pierrot), Fanny Rochetin (Marie), Guillaume Mathonnet . (Remi)
Soggetto
Negli anni Settanta, in una campagna nel sud della Francia, in una sera destate si raccoglie il fieno. Cè una madre con sette figli, tutti al lavo-ro. La fatica è grande e loro sono soli. Ad un certo punto arriva un camion, scende un uomo che sembra il padre. E dolce con i più piccoli ma severissi-mo con i più grandi, che obbliga a lavorare duramente e maltratta di fronte alla madre. Poi fa caricare i prodotti sul camion e se ne va in città a trovare laltra famiglia, per lui quella importante che vive in modo agiato e tranquil-lo. Nella casa di campagna dove manca tutto, la madre cerca di mandare avanti la vita quotidiana, resistendo alla violenza psicologica delluomo con cui passa anche momenti belli. Quando però lui comincia a dimostrare unat-tenzione particolare per la figlia maggiore, lei trova il coraggio per ribellarsi e cacciarlo via di casa. Intanto è arrivato linverno, e si avvicina il Natale. Nella grande casa non cè riscaldamento. Una sera, la mamma sistema tutti i figli a dormire in ununica stanza. A notte fonda, si alza e accende il gas. Dopo un po uno dei piccoli si sveglia, ha sentito la neve che comincia a cadere e chiama tutti gli altri. Lei subito chiude la stufa, e tutti i bambini cor-rono fuori a giocare.
Valutazione Pastorale
il film è il ritratto di una donna che si trova a com-battere da sola contro situazioni difficili e lotta con tutte le forze pur di man-tenere in piedi il nucleo che ha costituito intorno a sé. La cornice contadina delinea un preciso legame tra la fatica del lavoro nei campi e quella della vita quotidiana, e crea le premesse per un riscatto che scaturisce dalla forza e dal-la volontà. Non ci sono esplicite dichiarazione di ricerca di valori spirituali o morali ma cè, nel contrasto tra la donna e luomo che la sfrutta, la presa datto di un attaccamento alla vita che il timido tentativo di suicidio finale rende più forte e concreto. Il film quindi è punteggiato da qualche incertezza, con situazioni delicate e dolorose, ma è, dal punto di vista pastorale, riscatta-to da un convincente amore per la vita, che va portata avanti, anche a dispet-to delle asprezze della vita quotidiana.
Utilizzazione: in certi momenti un po schematico, in certi altri poetico (la neve dellimmagine finale), il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria, e ripreso anche in occasioni più ristrette : si tratta dellopera prima di una giovane regista francese di trenta anni che affronta problemi di rilievo, quali la maternità, la vita di coppia, il lavoro nei campi.