Orig.: Italia (2012) - Sogg. e scenegg.: Angela Finocchiaro, Valerio Bariletti, Walter Fontana, Pasquale Plastino - Fotogr.(Scope/a colori): Giovanni Fiore Coltellacci - Mus.: Valerio Carboni - Montagg.: Marco Spoletini - Dur.: 90' - Produz.: Medusa Film realizzata da Paolo Guerra per AGIDI srl.
Interpreti e ruoli
Angela Finocchiaro (Eva), Giovanni Storti (Angelo), Raul Cremona (Pagliai), Elio (Gino), Juru Ferrini (Oscar), Antonella Lo Coco (Francesca), Laura Marinoni (Cinzia), Rosalina Neri (Lidia), Franco Barbero (Sandrino), Nicola Borghesi (Pernotti), Jacopo Maria Bicocchi (vice direttore Banca), Shi Yang Shi (Serenello), Aldo Baglio (tassista), Silvana Fallisi (suora), Paolo Guerra (Marco Ratti), Paolo Hendel )uomo manomorta sul bus) (cliente), Giacomo Poretti
Soggetto
Eva lavora nel reparto Cosmetici di un grande Centro Commerciale. Vive a casa con la figlia Francesca, giovane ribelle, e la mamma Lidia, anziana ma vivace. Nell'appartamento accanto c'è Gino, l'ex marito, un quasi nullafacente. Ai problemi legati al lavoro e alla famiglia si aggiunge l'imminente traguardo dei cinquanta anni. Una data che incombe su ogni gesto quotidiano e che costringe Eva a vivere in una costante incertezza. La donna vede se stessa brutta, invecchiata, deforme, in lite con tutto e tutti, dal capo reparto Pagliai, che la perseguita, all'operaio Oscar, che la corteggia, a Cinzia, la collega che si mette in mostra e sembra essere la preferita del capo. In una totale confusione, non resta che aspettare il giorno in cui arriva la torta con il fatidico numero 50...
Valutazione Pastorale
L'argomento è certamente vero, attuale, in grado di essere declinato in modi vari, differenti, anche opposti. Si parla della 'donna', del pianeta 'donna' colto in un momento molto particolare, quello di una età (i 50 anni) che opinione pubblica, stampa e mass media hanno descritto in modi ora apocalittici ora deprimemti. A 50 anni la vita non finisce ma continua a pieno titolo, per tutti e per tutte... Per arrivare a questa, consolatoria conclusione, il copione si affida ad una solida e convincenre protagonista (la Finocchiaro), in grado di rendere credibili i fatti. Purtroppo accanto a lei il contorno latita e scende di tono. Intorno ai 50 il racconto insiste fino alla monotonia e scivola in una certa inerzia narrativa. Si gira un po' a vuoto, e non aiuta la scelta di gettarsi nella commistione tra ironia, sarcasmo, balletto, deformazione sogno/realtà, citazionismo un po' di maniera. Subentra qualche mommento di noia, forse agevolato dalla prevedibilità dei personaggi di contorno (la nonnina vivace, l'ex marito parassita, il capo tiranno...). Si scherza e si sta al gioco ma a prevalere è una sorta di pensiero debole. Buone intenzioni per un film che, dal punto di vista pastorale, è da valutare come consigliabile e nell'insieme semplice.
Utilizzazione
Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria e in successive occasioni come prodotto non perfetto ma di immeduato consumo. Qualche attenzione è da tenere per minori e piccoli in vista di passaggi televisivi o di uso di dvd e di altri supporti tecnici.