Presentata alla 16a Festa del Cinema di Roma (2021)
Interpreti e ruoli
Joaquin Phoenix (Johnny), Woody Norman (Jesse), Gaby Hoffmann (Viv), Scoot McNairy (Paul), Jaboukie Young-White (Fernando), Molly Webster (Roxanne), Jaboukie Young-White (Fern), Deborah Strang (Carol)
Soggetto
USA oggi, Johnny è giornalista radiofonico che si reca dalla sorella Viv per badare al nipote di otto anni Jesse; la donna desidera stare vicino all'ex marito caduto in una depressione. In assenza di Viv Johnny e Jesse imparano a conoscersi, a dialogare, esplorando le stanze della memoria della propria famiglia e quelle del Paese a stelle e strisce...
Valutazione Pastorale
Che meraviglia anche “C’mon C’mon”, dramma familiare intimista in bianco e nero firmato dal regista statunitense Mike Mills. Un viaggio a tappe nel Paese a stelle e strisce – Los Angeles, New York, Detroit e New Orleans – al seguito del giornalista radiofonico Johnny (Joaquin Phoenix) e di suo nipote Jesse (Woody Norman) di otto anni. La sorella di Johnny, Viv (Gaby Hoffmann), deve stare vicina all’ex marito caduto in una grave forma depressiva, così si crea l’occasione inattesa affinché Johnny e Jesse possano per la prima volta trascorrere del tempo insieme, conoscersi. Ne nasce un dialogo torrenziale, coinvolgente, dove zio e nipote imparano a leggersi personalmente e reciprocamente, offrendo anche slanci per riparare il legame deragliato tra Johnny e Viv.
Girato con evidente eleganza, “C’mon C’mon” di Mike Mills esplora le stanze del cuore dei protagonisti e insieme i quartieri delle più note città americane, con un indagare che procede tra semplicità e realismo poetico. Un viaggio fisico, familiare, esistenziale, che apre alla rinascita, soprattutto dei protagonisti, capaci di (ri)trovarsi. Sebbene il film presenti qualche sbavatura, qua e là delle lungaggini, nell’insieme “C’mon C’mon” risulta un’opera compatta, intensa e di grande raffinatezza introspettiva. A riempiere la scena, coprendo ogni possibile difetto dell’opera, è un sempre sorprendente Joaquin Phoenix, che conferma tutto il suo talento, la capacità di sagomare i personaggi: qui è nudo, scarno, il modo in cui abita il giornalista Johnny, che fa brillare con sfumature di diffusa tenerezza. Una candidatura all’Oscar sarebbe stato il minimo. “C’mon C’mon” è un film consigliabile, problematico e per dibattiti.
Utilizzazione
Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria e in successive occasioni di dibattito.