Orig.: Stati Uniti (2008) - Sogg.: tratto dal romanzo "Nights in Rodanthe" di Nicolas Spark - Scenegg.: John Romano, Ann Peacock - Fotogr.(Scope/a colori): Affonso Beato - Mus.: Jeanine Tesori - Montagg.: Brian A. Kates - Dur.: 97' - Produz.: Denise Di Novi.
Interpreti e ruoli
Diane Lane (Adrienne Willis), Richard Gere (Paul Flanner), James Franco (Mark Flanner), Scott Glenn (Robert Torrelson), Christopher Meloni (Jack Willis), Viola Davis . (Jean), Mae Whitman (Amanda Willis), Pablo Schreiber (Charlie Torrelson), Charlie Tahan (Danny Willis)
Soggetto
In un momento difficile della propria vita matrimoniale (il marito vorrebbe tornare dopo una 'scappatella', i figli adolescenti sono irrequieti), Adrienne accetta di andare a sostituire l'amica Jean nella gestione di un'antica casa adattata a locanda nella cittadina balneare di Rodanthe, Carolina del Nord. Qui arriva l'unico cliente, Paul, un chirurgo che sta cercando di riacquistare serenità dopo un'operazione durante le quale la sua paziente é inaspettatamente deceduta. Le difficoltà personali unite all'incombere di un uragano sulla zona avvicinano i due, che avviano una improvvisa relazione. Paul però poco dopo parte per la Colombia, dove il figlio Mark lavora in un ospedale locale. Si scrivono, ma poi un giorno Mark arriva a casa di Adrienne per annunciarle che il padre é morto in un incidente in Sudamerica. Grande dolore insieme al ricordo di quei rapidi momenti trascorsi insieme.
Valutazione Pastorale
Anche al sentimentalismo dovrebbe esserci un limite dettato dal senso di misura e di una residua intenzione di 'credibilità'. Qui invece ancora una volta un romanzo di Nicholas Spark (lo stesso di "Le parole che non ti ho detto") diventa il pretesto per una storiella sgangherata dedita solo a mettere in fila luoghi comuni, sdolcinature, romanticherie a buon mercato. Certo le problematiche e le situazioni che fanno da cornice al caramelloso racconto sono (sarebbero) importanti: il matrimonio, i figli, la stabilità personale, la professione... Ma il tono é tale da allontanare qualunque ipotesi di 'realismo', e comunque il racconto non inganna, non nasconde i propri limiti, non si lascia andare ad eccessi visivi o verbali. Per questo dal punto di vista pastorale, é da valutare come accettabile, e del tutto semplice.
Utilizzazione
Il film può essere utilizato in programmazione ordinaria, ben tenendo presenti i limiti sopra indicati. Attenzione é da tenere per minori e piccoli in vista di passaggi televisivi o di uso di VHS e DVD.