COMPLICI DEL SILENZIO

Valutazione
Consigliabile, Problematico, dibattiti
Tematica
Carcere, Mass-media, Politica-Società, Potere, Sport
Genere
Drammatico
Regia
Stefano Incerti
Durata
101'
Anno di uscita
2009
Nazionalità
Argentina, Italia, Spagna
Titolo Originale
/////
Distribuzione
Mediaplex
Soggetto e Sceneggiatura
Rocco Oppedisano, Stefano Incerti con la collaborazione di Eugenio Melloni Rocco Oppedisano
Musiche
Pivio, Aldo De Scalzi
Montaggio
Cecilia Zanuso

Orig.: Italia/Argentina/Spagna (2008) - Sogg.: Rocco Oppedisano - Scenegg.: Rocco Oppedisano, Stefano Incerti con la collaborazione di Eugenio Melloni - Fotogr.(Panoramica/a colori): Pasquale Mari - Mus.: Pivio, Aldo De Scalzi - Montagg.: Cecilia Zanuso - Dur.: 101' - Produz.: Massimo Vigliar, Marcelo Altmark.

Interpreti e ruoli

Alessio Boni (Maurizio), Giuseppe Battiston (Ugo), Jorge Marrale (Mauricio Gallo), Juan Leyrado (Pablo Pere), Florencia Raggi (Ana Ramirez), Rita Terranova (Teresa Gallo), Tomas Fonzi (Charles Gallo), Diego Gentile (Aldo Gallo), Mariel Quintela, Marcelo Melingo.

Soggetto

1978. Due giornalisti sportivi italiani, Maurizio e Ugo, arrivano a Buenos Aires in occasione dei campionati mondiali di calcio. Maurizio ne approfitta per rivedere alcuni parenti emigrati anni prima e per consegnare una busta con dei soldi ad una donna sconosciuta. Quando incontra Ana, Maurizio ne é subito attratto ma, dopo una notte trascorsa insieme, lei gli ordina di non farsi più vedere. Maurizio invece la cerca ancora, fin quando capisce che é una guerrigliera impegnata nell'opposizione al governo del generale Videla. Il giornalista entra così in contatto con situazioni impreviste e prova su di se le torture e le sofferenze che i militari infliggono ai non allineati. Maurizio riesce tuttavia a concordare per se e per Ana il ritorno in Italia ma all'ultimo la ragazza scappa, preferendo restare a lottare. Un anno dopo si rivedono.

Valutazione Pastorale

Nel suo svolgimento lineare, il racconto è limpido, scorrevole e di immediata comprensione. Magari il giornalismo sportivo non ci fa una bella figura (possibile che Maurizio non sapesse niente di quello che succedeva in Argentina?) ma più importante é l'operazione di memoria che il copione conduce: per dirlo a chi non lo ricorda o lo ha dimenticato, per sottolineare che troppo spesso un avvenimento sportivo viene utilizzato per avallare forme di governo inaccettabili. Così il film si fa cronaca del passato senza dimenticarsi di essere allarme per il presente. Interpretato con coinvolgimento e partecipazione, il film dal punto di vista pastorale, é da valutare come consigliabile, problematico e adatto per dibattiti.
UTILIZZAZIONE: il film é da utilizzare in programmazione ordinaria e in seguito come avvio alla riflessione sui temi del rapporto tra cinema e storia, tra sport e potere, tra l'Italia e gli "altri".

Le altre valutazioni

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