Orig.: Stati Uniti (2006) - Sogg. e scenegg.: Anthony Minghella - Fotogr.(Scope/a colori): Benoit Delhomme - Mus.: Karl Hyde, Rick Smith, Gabriel Yared - Montagg.: Lisa Gunning - Dur.: 120' - Produz.: Anthony Minghella, Sydney Pollack.
Interpreti e ruoli
Jude Law (Will), Juliette Binoche (Amira), Robin Wright Penn (Liv), Martin Freeman (Sandy), Ray Winstone (Bruno), Vera Farmiga (Oana), Rafi Gavron (Miro), Roberto Purvis (Luca), Rad Lazar (Dragan), Poppy Rogers (Beatrice), Eleanor Matsuura . (Ruby)
Soggetto
Londra, quartiere King's Cross, oggi. Per due volte l'architetto Will e il suo socio Sandy subiscono un furto nel loro magazzino-studio. Will vive con Liv, una svedese che da un precedente matrimonio ha avuto una figlia ora adolescente disturbata e instabile. Will individua il colpevole, Miro, un 15enne di origine musulmana finito in giri sporchi, ma la prende alla larga, diventando cliente della mamma Amira, una sarta bosniaca, e poi innamorandosene e instaurando con lei una relazione. Quando anche la polizia scopre Miro, lo arresta con prove schiaccianti. Ma il giorno del processo, Will si presenta in tribunale insieme a Liv, dichiara di conoscere bene sia Miro che la mamma, di avere fiducia in loro e di non voler sporgere denuncia. Tutti a casa dunque. Ma sulla strada del ritorno, Liv fa una scenata e lascia Will.
Valutazione Pastorale
Da qualunque parte lo si guardi, non si salva niente. Il dramma é così artificioso da risultare inesistente; forse é più appropriato parlare di melodramma, ma anche qui si è così sopra le righe da approdare ai più ampi e anonimi lidi della commedia. Tante ambizioni, e nessuna raggiunta: affresco sociale, scatti sentimentali, scontro generazionale, gli immigrati, gli scampati alla guerra etnica, una Londra nuova nei cantieri, la giustizia, la comprensione, il tradimento, il perdono. Tutto resta a livello di incompiuta. Non funziona la storia, non scatta la passione, mancano convinzione e credibilità. Non tanta, ma almeno un minimo. Un'occasione persa, un'altra per Minghella. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come inconsistente e certamente velleitario.
UTILIZZAZIONE: per quanto detto l'utilizzazione, anche se possibile, può essere trascurata. Attenzione é da tenere per i più piccoli (per qualche sequenza meno sorvegliata) in vista di passaggi televisivi o di uso di VHS e DVD.