Orig.: Gran Bretagna (2006) - Sogg. e scenegg.: Debbie Isitt - Fotogr.(Normale/a colori): Dewald Aukema - Mus.: Billy Alessi, Paul Englishby - Montagg.: Nicky Ager - Dur.: 100' - Produz.: Ian Benson, Ian Flooks.
Interpreti e ruoli
Felicity Montagu (Vivienne), Jimmy Carr (Antoni), Martin Freeman (Matt), Jessica Stevenson (Sam), Stephen Mangan (Josef), Meredith MacNeill (Isabelle), Robert Webb (Michael), Olivia Colman (Joanna), Jason Watkins (Gregory Hough), Vincent Franklin (Archie Heron), Kate Smallwood . (assistente di Vivienne)
Soggetto
Una rivista specializzata di Londra bandisce un concorso per il "matrimonio più originale dell'anno". Dopo una severa selezione restano in ballo tre coppie: Matt e Sam, che hanno scelto il Musical; Josef e Isabelle con il tennis; Michael e Joanna con il naturismo. La direzione della rivista fa seguire le coppie dai cosiddetti esperti di immagine, due omosessuali di età matura. Dopo intralci, equivoci, insoddisfazioni di vario tipo, i sei giovani sono pronti per mettre in scena i rispettivi spettacoli. La giuria decide che i vincitori sono Matt e Sam con la messa in scena ispirata al musical hollywoodiano degli anni d'oro. Gli altri protestano ma per poco. E alla fine siamo informati su quello che hanno fatto successivamente i vari protagonisti. Compresi i due maestri di cerimonia, che si sono dichiarati l'un l'altro, riuscendo a loro volta a fare coppia.
Valutazione Pastorale
L'umorismo inglese talvolta può essere irresistibile, ma necessita di una perfetta alchimia tra storia, dialoghi, situazioni. Tutto ciò insomma che é assente in questo sconsiderato e sconnesso copione. Lo spunto iniziale, che poteva consentire qualche simpatico sviluppo, vira quasi subito verso il demenziale in senso deteriore. Personaggi caricaturali fino all'idiozia si ritrovano calati in dialoghi e atteggiamenti artificiosi, all'insegna di un perbenismo ipocrita e di un buonismo terribilmente fasullo. La stupidità regna sovrana (detto in Inghilterra poi...) e i pistolotti lanciati in favore dell'amore libero e dell'unione tra coppie omosessuali non superano il livello di guardia dell'artificioso, dello scontato, dell'inutile. Ne esce un film dal quale é giusto prendere le distanze, sottolineandone anche la modestia di realizzazione. Dal punto di vista pastorale, il film é da valutare come inconsistente e nell'insieme insulso.
UTILIZZAZIONE: per quanto detto sopra l'utilizzazione, anche se possibile, é da sconsigliare. Senza alcun rimorso.