Orig.: Italia (2014) - Sogg. e scenegg.: Alessandro Colizzi e Silvia Cossu dal loro libro "Patatrac - Il sesso dopo i figli" - Fotogr.(Panoramica/a colori): Francesco Crivaro - Mus.: Pier Francesco Colizzi - Montagg.: Alessio Doglione - Dur.: 94' - Produz.: Film Daedalus in associazione con Sound On Studios.
Interpreti e ruoli
Walter Leonardi (Saverio), Nicoletta Romanoff (Dafne), Bob Messini (Roberto), Euridice Axen, Leonardo Sbragia, Carmen Giardina, Jacopo Cullin, Paola Migneco, Melissa Bartolini, Alberto Basaluzzo, Cesare Apolito., Chiara Martegiani, Caterina Capodilista.
Soggetto
Marito di Dafne e padre di un bel bambino, Saverio decide di cominciare a preparare un film intitolato Il sesso dopo i figli, incentrato su una serie di incontri con quarantenni di oggi. Mentre tra alti e bassi Saverio e Dafne mandano avanti la loro famiglia, lui comincia ad intervistare coppie di vario genere che si confidano e mettono a nudo se stessi. I risultati sono però altalenanti, alcuni ne escono bene, altri con non pochi problemi...
Valutazione Pastorale
"Il film - spiega Colizzi- ha partecipato a tre festival in America con questo titolo, che è piaciuto e quindi abbiamo pensato di lasciarlo per l'uscita italiana. Può essere tradotto come 'vite schiacciate' ". Si tratta di una curiosità, che è simpatico chiarire. Per il resto, si può dire che la tematica principale vuole indagare il momento dell'arrivo di un figlio con tutti i sommovimenti che porta nell'equilibrio di coppia. Per rendere il racconto più agile, Colizzi fa ricorso all'espediente del film nel film, al regista che gira un film mentre cerca di spiegare che cosa vuole "farci vedere". La trovatina resta a lungo ripetitiva e non provoca particolare vivacità. La presenza di alcuni interpreti efficaci è bilanciata da dialoghi esili e situazioni quasi mai divertenti. L'insistenza su cronache di erotismo 'educativo' e su vendita di oggetti da porno shop procura qualche noia e inutile umorismo da 'adulti'. Insomma i temi non arrivano i mai a porsi in modo 'problematico. Tutto resta esteriore e evanescente. Per questi motivi il film, dal punto di vista pastorale, è da valutare come futile e segnato da superficialità.
Utilizzazione
Il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria, ben tenendo presente che la prevalente modestia espressiva non lo rende adatto ad un pubblico vasto né a piccoli e minori.