Orig.: Italia (1998) - Sogg.: tratto da un'idea di Castellano e Pipolo - Scenegg.: Enrico Vanzina, Neri Parenti - Fotogr. (Panoramica/a colori): Carlo Tafani - Mus.: Bruno Zambrini - Montagg.: Sergio Montanari - Dur.: 99' - Produz.: Aurelio De Laurentiis.
Interpreti e ruoli
Massimo Boldi (Mimmo), Claudia Koll (Claudia), Bruno Gambarotta (Amedeo), Gisella Sofio (Lucia), Mirko Setaro (Antonio), Lunetta Savino (Marisa), Mario Bianco (Gaetano), Maurizio Micheli, Stefano Tonello, Enzo Robutti, Fabrizio Persichetti, Paolo Calissano, Gerry Scotti, Cristina DAvena.
Soggetto
Massimo è un quarantacinquenne che da 32 anni frequenta la terza media, un adolescente a tutti gli effetti, i cui migliori e unici amici sono i compagni di scuola. Massimo ha sempre rifiutato di diventare adulto ed entrare così nella società competitiva e piena di insidie. Amedeo e Luisa, anziani genitori di Massimo, sono ovviamente molto preoccupati per questa situazione e cercano in qualche maniera di risolverla. Un medico spiega che il figlio è afflitto dalla sindrome di Peter Pan, dalla quale potrà guarire solo in seguito ad un grande shock. I genitori decidono allora di portare Massimo in vacanza a Londra. Arrivati a Sega World, nel regno dei videogame, i geni-tori lo abbandonano nella speranza di procurargli la paura indicata dal dotto-re. Massimo però riesce a cavarsela, torna in Italia e trova la casa deserta: i genitori sono andati via e anche a scuola il Preside gli spiega che non può più tenerlo a causa delletà e del mancato pagamento della retta annuale. Rimasto solo, una sera Massimo, mentre rientra a casa, incontra Claudia, che è stata appena lasciata sulla strada dal violento compagno. Massimo le offre ospita-lità e Claudia è costretta ad accettare, non avendo altri posti dove andare. Claudia vuole affermarsi nel mondo dello spettacolo, ottiene finalmente di partecipare ad una trasmissione di Canale 5, ma al momento opportuno si lascia ingannare e viene sostituita da unaltra. Porta poi a casa un amico, e Massimo entra in stanza per interrompere il rapporto, cominciando a provare attrazione e gelosia per Claudia. Finalmente Massimo capisce che la sua età ha altre esigenze, cambia aspetto, diventa un serio professionista. A questo punto è Claudia, provata da tante delusioni, ad avere bisogno dello spirito fanciullesco di Massimo. Lequilibrio è trovato. Anni dopo, Massimo, vestito da bambino, insegue il pallone sui prati: ma stavolta a giocare con lui ci sono i suoi tre figli maschi. E lì vicino cè mamma Claudia.
Valutazione Pastorale
La commedia ripropone un tema certo non nuovo (il rifiuto di crescere, la voglia di rimanere bambini) con toni però spigliati, freschi, simpatici. Sia pure blandamente, e senza voler impartire lezioni, si sottolinea che una ventata di ottimismo, di pulizia e di ingenuità non fa mai male, che molti adulti si comportano da immaturi anche senza accorgersene, che si torna bambini nel momento in cui i figli giustamente ci chiedono di essere tali. Commedia brillante quindi, con precise venature farsesche, con qualche sequenza grossolana mai veramente volgare. Dal punto di vista pastorale, evidenziata qualche riserva, il film resta gradevole, positivo nello sviluppo narrativo e improntato ad un semplice divertimento.
UTILIZZAZIONE: il film è da utilizzare in programmazione ordinaria e, in altre occasioni, come proposta di svago leggero, divertente, senza pretese.