Sogg.: tratto dall'omonimo libro di Joyce Maynard - Scenegg.: Buck Henry - Fotogr.: (normale/a colori) Eric Alan Edwards - Mus.: Danny Elfman - Montagg.: Curtiss Clayton - Dur.: 102' - Produz.: Laura Ziskin - Vietato ai minori degli anni quattordici
Interpreti e ruoli
Nicole Kidman (Suzanne Stone), Joaquin Phoenix (Jimmy), Matt Dillon (Larry Maretto), Alison Folland (Lydia), Casey Affleck (Russell), Dan Hedaya (Joe Maretto), Illeana Douglas, Maria Tucci, Kurtwood Smith, Holland Taylor, Susan Traylor, Wayne Knight
Soggetto
a Little Hope nel New Hampshire, la vivace Suzanne Stone ha deciso di uscire dal grigiore della fredda provincia e lo vuol fare tramite la televisione, nel cui potere crede ciecamente. Sposato Larry Maretto, figlio di un ristoratore locale, già nel viaggio di nozze in Florida rivela, accettando le avance di un produttore televisivo, la sua assenza di scrupoli morali. Tornata a casa ed entrata nell'emittente televisiva locale per collaborare, dopo un breve apprendistato riesce a presentare le notizie meteorologiche, con giubilo dei parenti. Coltiva però l'ambizioso progetto di realizzare un documentario sulla gioventù locale per cui si reca in una classe del liceo dove ingaggia tre ragazzi: Lydia, Jimmy e Russell. Invano il marito vorrebbe dei figli e che lei si occupasse della pubblicità televisiva del suo ristorante. Temendo intralci alla sua carriera, la donna circuisce Jimmy rendendolo suo amante e schiavo, plagia Lydia e costringe Jimmy e Russell a uccidere il marito mentre lei presenta in televisione le notizie meteorologiche. Ma la polizia, analizzando i filmati scopre la relazione tra lei e Jimmy e registrando un incontro tra lei e Lydia ha le prove della complicità dei ragazzi. L'avvocato riesce ad invalidare la prova dei nastri e, pagando una cauzione, Suzanne, ormai in libertà, valuta le varie offerte che le sottopongono. Jimmy invece viene condannato all'ergastolo, mentre Russell, che non ha materialmente ucciso ed ha patteggiato, ha una pena ridotta. Suzanne è ormai in procinto di ottenere un colloquio con un produttore importante, che le dà appuntamento presso un fiume ghiacciato, per vendere il documentario sui ragazzi. In realtà è un sicario prezzolato da Joe Maretto, il padre di Larry, che la uccide gettandola nell'acqua. Lydia, che insieme a tutti i protagonisti ha rivissuto la storia, forse otterrà il successo in televisione tanto desiderato da Suzanne che credeva sua amica.
Valutazione Pastorale
un po' noir, un po' poliziesco, il film di Gus Van Sant sfrutta l'abusato cliché dell'inchiesta per ricostruire l'itinerario verso la disfatta della rampante Suzanne, interpretata con efficacia da Nicole Kidman, che è circondata da attori forse ancor più validi di lei, come il bravissimo Joaquin Phoenix. La regia e la sceneggiatura, un po' leziose nella prima parte, prendono un ritmo migliore man mano che la storia si dipana, offrendo scorci di vita provinciale, ma soprattutto il panorama desolante di un'anima ottenebrata dall'ambizione, dal desiderio di apparire, di ergersi a protagonista in un mondo dove ormai l'immagine, vera o distorta che sia, supera e domina la realtà. Il credo televisivo di Suzanne è totale, maniacale, ai limiti della perversione ossessiva. Sembra che le cadute nel grottesco o i tocchi di farsa di cui il film si compiace siano piuttosto scollamenti in un copione poco credibile non per il tema di fondo, certamente attuale e plausibile (per il successo, in televisione o altrove, si fa questo ed altro) ma per il tono ed il ritmo della vicenda, sempre in bilico tra il film inchiesta e la satira noir di costume, con le consuete scene di sesso ipocritamente castigate nelle immagini ma non nei contenuti verbali. A parte la denuncia della televisione onnivora e corruttrice, il film è chiaramente inaccettabile.