Sogg.: basato sul romanzo di William Wharton - Scenegg.: Gary David Goldberg - Fotogr. (normale/a colori) Jan Kiesser - Mus.: James Horner - Montagg.: Eril Sears - Dur.: 117' - Produz.: Joseph Stern, Gary Davis Goldberg
Interpreti e ruoli
Jack Lemmon (Jake Tremont), Ted Danson (John Tremont), Olympia Dukakis (Bette Tremont), Kathy Baker (Annie), Kevin Sracey (Mario), Ethan Hawke (Billy), Zakes Mokae (Dottor Chad), J. T. Walsh, Peter Michael Goetz, John Apilella, Bill Morey
Soggetto
John Tremont, quarantenne brillante manager di Wall Street, è divorziato, ha un bizzarro figlio Billy, e da almeno due anni non è andato a trovare i suoi anziani genitori, che vivono in California. Quando la sorella Annie lo avverte che la madre Bette è stata ricoverata in ospedale per un infarto, egli parte subito per visitarla. Costei è una donna molto forte e decisa, che non vuole neppure riconoscersi seriamente malata; comunque ora la crisi è passata e presto si rimetterà. Ma più preoccupanti appaiono a John le condizioni del padre Jake, un ex operaio ultrasettantenne, il quale, abituato a lasciarsi dominare e accudire dalla moglie autoritaria, sembra ora caduto in uno stato di triste inerzia. John decide perciò di restare per qualche tempo con lui: spronandolo ad occuparsi della pulizia della casa, degli acquisti, dei suoi hobby preferiti; lo circonda di affettuose premure; cerca di farlo reagire. Jake Tremont riacquista presto energia e gioia di vivere, specie quando Bette torna a casa guarita ed il nipote Billy lo conforta con la sua presenza. Ma dopo un breve periodo sereno, Jake deve improvvisamente subire una grave operazione, e apprende dal suo medico, il dottor Santana, di essere affetto da cancro. Lo choc causatogli dalla terribile notizia gli provoca gravissime conseguenze e infine egli va in coma. John lo affida allora al dott. Chad, che lo cura abilmente, e Jake si riprende, anche per merito dell'assidua e affettuosissima assistenza di John, che è andato a vivere in ospedale con lui. Quando Jake torna a casa, è felice e allegro come un bambino, nonostante i suoi 78 anni, indossa abiti stravaganti e coloratissimi, e vuol divertirsi. Bette non riconosce più in lui l'amato marito, abitualmente sempre docile ai suoi ordini, che ora insiste per fare l'amore con lei e perfino per ballare. Ma il fatto più importante è per Bette la scoperta che da molti anni Jake si rifugia segretamente in un'esistenza immaginaria e consolatoria: crede infatti di vivere con lei in una bella fattoria, insieme a 4 figli, e ora le parla spesso di questa vita in campagna. Mentre lo psicologo spiega a Bette che Jake rischia di rifugiarsi per sempre nei suoi sogni, uscendo completamente dalla realtà, John la rimprovera aspramente per la sua incomprensione verso il marito. Ma poi Jake viene di nuovo attaccato dal cancro e presto muore serenamente, dopo un lungo colloquio col figlio. Morto Jake, John e Billy, indossati i suoi vestiti coloratissimi, lo ricordano con tenerezza, e si sentono più vicini e più indulgenti. Bette resterà a vivere con Annie e con suo marito Mario mentre John riparte, per tornare al lavoro. Ma ora la famiglia è più unita.
Valutazione Pastorale
questo film presenta efficacemente temi impegnativi e attuali riguardanti la famiglia: la sua unione, l'amore e la comprensione fra tutti i membri e soprattutto, i rapporti fra padri e figli, che qui si ritrovano, dopo lunghe assenze e trascuratezze, e riescono finalmente a comprendersi e a sentirsi uniti. Un'unione, che continuerà dopo la morte di Jake, attraverso il suo esempio. Questo modesto uomo, che non ha avuto un lavoro importante, e che certo si è sentito spesso frustrato, lascia il ricordo di un calore umano e una ricchezza d'amore, che non saranno dimenticati. Piacevole è il sogno di un'idilliaca vita campestre, in cui egli si rifugia, e che, nella realtà, si tramuta nella piccola serra, dove cura i vasi dei fiori. Ma soprattutto è da notare il rapporto fra Jake e John (che poi si rispecchierà in quello fra John e Billy): il figlio non ha mai compreso, né stimato il padre, ma quando i due vivono a lungo insieme, il rapporto si approfondisce, diventa pieno d'amore, e l'anziano riesce a vincere per qualche tempo la malattia, proprio per la dedizione del figlio. Da tutta la vicenda risulta chiaro anche il risalto dato al problema degli anziani nella famiglia d'oggi. Su tutto il film domina Jake Lemmon, in una delle sue migliori interpretazioni: egli si rivela eccezionale per i gesti, gli sguardi, le mobilissime espressioni di tutto il volto, tesi ad evidenziare il suo calore umano, così semplice e sincero.