DAYLIGHT – TRAPPOLA NEL TUNNEL

Valutazione
Accettabile-riserve, realistico
Tematica
Avventura
Genere
Drammatico
Regia
Rob Cohen
Durata
113'
Anno di uscita
1996
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
DAYLIGHT
Distribuzione
U.I.P.
Musiche
Randy Foelman
Montaggio
Peter Amundson

Orig.: Stati Uniti - Sogg. e scenegg.: Leslie Bohem - Fotogr.(Panoramica/a colori): David Eggby - Mus.: Randy Foelman - Montagg.: Peter Amundson - Dur.: 113' - Produz.: John Davis, Joseph M.Singer, David T. Friendly.

Interpreti e ruoli

Sylvester Stallone (Kit Latura), Amy Brenneman (Madelyne Thompson), Viggo Mortensen (Roy Nord), Dan Hedaya (Frank Kraft), Jay O.Sanders (Steven Crighton), Karen Young (Sara Crighton), Stan Shaw (George Tyrrell), Claire Bloom, Barry Newman, Colin Fox, Danielle Andrea Harris, Vanessa Bell Calloway, Sage Stallone.

Soggetto

Nel tunnel sottomarino che unisce l'isola di Manhattan al New Jersey il traffico è come tutti i giorni intenso, fatto di lavoratori che tornano a casa, camion, macchine di passaggio. Un giorno un incidente stradale provoca un'esplosione devastante. I due ingressi del tunnel rimangono chiusi e un gruppo di persone resta bloccato dentro, in uno scenario devastato e pauroso. Una palla di fuoco si è spostata da un lato all'altro del tunnel, fiamme tossiche si sprigionano in continuazione e il fiume si fa sentire al di sopra delle precarie pareti di difesa. I soccorsi tardano ad organizzarsi, ed allora Kit Latura, ex capo dell'Emergency Medical Service, caduto in disgrazia, decide di mettere in gioco la propria vita per cercare di salvare i prigionieri. Entra nel tunnel attraverso il sistema di ventilazione, ma subito rimane a sua volta intrappolato e cerca di portare la calma tra la disperazione delle varie persone. Solo dopo molti rischi, molte situazioni pericolose e tanta paura, quasi tutto il gruppo riesce a tornare alla luce e a essere salvato. Kit, con il suo coraggio, ha riscattato gli errori del passato.

Valutazione Pastorale

La vicenda si muove con misura e concretezza lungo toni drammatici ben sorretti e motivati da un giusto realismo di fondo. L'ambientazione nella grande città fa da credibile cornice ad eventi per niente fantasiosi ma che anzi rappresentano rischi ai quali ogni giorno siamo sottoposti anche senza che ce ne accorgiamo. Su questo sfondo ben costruito, la storia mette poi di fronte un gruppo di persone sconosciute tra loro che si trovano a lottare per il comune obiettivo della salvezza. In questo ambito, dal punto di vista pastorale, si sviluppano rapporti delineati con opportune sfumature caratteriali: di fronte al pericolo incombente, si fa appello alle qualità migliori dell'individuo, il coraggio, la tenacia, la voglia di non arrendersi, l'aiuto del più forte verso il più debole, l'obiettivo di riscattarsi da colpe precedenti. Se questi aspetti in qualche momento sono un po' semplici e prevedibili, ciò non impedisce al film di proporsi nell'insieme come positivo e realistico.
UTILIZZAZIONE: come detto, il film si attiene a situazioni realistiche, crea un coinvolgimento emotivo che non disturba e può essere utilizzato in programmazione ordinaria anche festiva. Temi del film sono: la solidarietà tra i protagonisti, la città e i suoi pericoli, la condizione delle strutture sociali.

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