Sogg. e Scenegg.: Stephen Sommers - Fotogr.: (Scope/a colori) Howard Atherton - Mus.: Jerry Goldsmith - Montagg.: Bob Ducsay, John Wright - Dur.: 104' - Produz.: Laurence Mark, John Baldecchi
Interpreti e ruoli
Treat Williams (John J. Finnegan), Famke Janssen (Trillian), Kevin J. O'Connor (Pantucci), Anthony Heald (Canton), Una Damon (Leila), Wes Studi (Hanover), Jason Flemyng (Mulligan), Djimon Hounsou (Vivo), Trevor Goddard, Clifton Powell, Derrick O'Connor, Cliff Curtis.
Soggetto
Dalle profondità del Mare Cinese meridionale affiorano alcune orribili creature che cominciano ad attaccare i passeggeri di una lussuosa nave da crociera. Ben presto la nave diventa una camera degli orrori galleggiante. In corsa verso la nave da crociera c'è la Saipan, capitanata dall'ingegnoso mercenario John, insieme al meccanico e al comandante in seconda. Quando arrivano, saltano a bordo e scoprono che qualcosa di terribile ha
attaccato la nave. Il sangue scorre dappertutto. Tra i superstiti ci sono il
comandante, l'armatore Canton e Trillian, ladra di gioielli. Finnegan e il suo
equipaggio si trovano davanti il compito di dover respingere le creature mortali, ma insieme scoprono che sotto c'è anche una sporca operazione commerciale, secondo la quale l'armatore ha interesse a far affondare la nave per incassare il premio dell'assicurazione. Superati tremendi pericoli, Finnegan spara nell'occhio del mostro, poi lui e Trillian lasciano la nave sulle moto ad acqua. La nave esplode, mentre i due approdano su un isola. Da lontano si
sente un rumore profondo. Forse un altro mostro è in arrivo sull'isola?
Valutazione Pastorale
il film si muove nell'ambito del genere "fantastico", con il consueto ricorso ad effetti speciali usati in maniera abbondante e non sempre appropriata. In assenza di autentiche motivazioni, proprio l'uso
eccessivo di mostri marini, catastrofi e simili, finisce per creare solo ripetizione
e confusione. Narrativamente la storia diventa sconnessa, va fuori misura, rivolta solo a creare un clima di paura troppo spesso inutile e pretestuoso. Un prodotto tutto sommato scadente che, dal punto di vista pastorale, può essere segnalato come farneticante e valutato come futile perché scoperto nei suoi obiettivi solo commerciali.
Utilizzazione: è uno di quei film la cui programmazione, sia ordinaria sia di altro tipo, risulta sostanzialmente insignificante, anche se spia della tendenza a proporre storie che solleticano le paure nascoste dello spettatore.