DIECI INVERNI

Valutazione
Consigliabile, Problematico, Adatto per dibattiti
Tematica
Giovani
Genere
Commedia
Regia
Valerio Mieli
Durata
99'
Anno di uscita
2009
Nazionalità
Italia, Russia
Distribuzione
Bolero Film
Musiche
Francesco de Luca, Alessandro Forti
Montaggio
Luigi Mearelli

Orig.: Italia/Russia (2009) - Sogg. e scenegg.: Isabella Aguilar, Davide Lantieri, Valerio Mieli con la supervisione di Federica Pontremoli e Andrei Selivanov - Fotogr.(Scope/a colori): Marco Onorato - Mus.: Francesco de Luca, Alessandro Forti - Montagg.: Luigi Mearelli - Dur.: 99' - Produz.: CSC Production, RAI Cinema, United Film Company.

Interpreti e ruoli

Isabella Ragonese (Camilla), Michele Riondino (Silvestro), Glen Blackhall (Simone), Sergei Zhigunov (Fjodor), Liuba Zaizeva (Liuba), Sergei Nikonenko (prof. Korsakov), Alice Torriani (Clara), Luis Molteni, Vinicio Capossela.

Soggetto

Nell'inverno del 1999 Camilla e Silvestro, studenti universitari, si incontrano su un vaporetto che attraversa la laguna di Venezia. Lui appare molto sfacciato, e lei si mette sulla difensiva. Si rivedono e quando lei, che studia letteratura russa si reca a Mosca, lui va a trovarla, senza avvertire prima e senza molto successo. Nei dieci anni successivi, Camilla e Silvestro ruotano intorno a se stessi, si vedono, si perdono di vista, si scrivono, vivono storie separate. Solamente nell'inverno 2009 riescono a dichiarare i reciproci sentimenti.

Valutazione Pastorale

Dice Valerio Mieli, regista esordiente (31 anni): " I due ragazzi, non riuscendo ad amarsi subito, devono imparare a farlo, destreggiandosi tra le difficoltà del diventare adulti. Per raccontare questa storia d'amore, ho voluto una forma di romanticismo vera e fiabesca insieme, e ho scelto una città poetica come Venezia, vista nel volto quotidiano dei mercati del pesce, dei bacàri, dell'acqua alta". Va detto che l'equilibrio tra realismo e favola é quasi sempre ottenuto. Forse l'eccessiva dilatazione temporale del racconto (dieci anni risultano in effetti un po' troppi) rende qualche passaggio meno credibile, mentre a convincere é il tono della regia, sempre sorvegliata e in grado di cogliere tutte le sfumature emotive dell'ambientazione. Ne esce un diario intimista, un succedersi di sentimenti ruvidi e delicati insieme, specchio di indecisioni e incertezze di tanti giovani di oggi. Dal punto di vista pastorale, il film é da valutare come consigliabile, problematico e adatto per dibattiti.

Utilizzazione

Il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria, e in seguito in occasioni mirate per avviare riflessioni sul ruolo degli affetti nei momenti di passaggio verso l'età adulta. Qualche attenzione é da tenere per i più piccoli in vista di passaggi televisivi o di uso di VHS e DVD.

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