Sogg. e Scenegg.: Martin Stellman, Trix Worrel - Fotogr.: (panoramica/a colori) Richard Greatrex - Mus.: Michael Kamen - Montagg.: Stephen Singleton - Dur.: 110' - Produz.: Zenith
Interpreti e ruoli
Denzel Washington (Reuben), George Baker (Kilcoyne), Amanda Redman (Stacey), Dorian Healy (Fish), Bruce Payne (Colin), Geff Francis (Lyriford), Sean Chapman (Bob)
Soggetto
Reuben, un giovane parà di colore, nato a Londra e naturalizzato inglese, si è congedato dalla British Army, dove ha compiuto ben nove anni di servizio e di salutare disciplina, combattendo anche nelle Falkland e nell'Irlanda del Nord. Non vuol più saperne di spari e di violenza, e desidera condurre una vita normale di onestà e lavoro, rompendo con l'ambiente negativo dei suoi primi anni. Rientrato a Londra, si reca per prima cosa da Fish, un ex commilitone bianco, rientrato invalido dalle Falkland. Reuben ha subito modo di constatare di esser malvisto e disprezzato come ex parà, che il degrado ambientale e umano del proprio quartiere è paurosamente cresciuto, che l'amico si è lasciato andare all'alcool e al gioco, totalmente incurante della moglie e dei figli, che vivono in miseria, e che altri amici di colore sono ancora preda della criminalità e dello spaccio di stupefacenti. Reuben tenta di reagire e far reagire: di recuperare alla vita e alla responsabilità il commilitone, di distogliere dall'illegalità e dalla violenza gli amici di colore, di crearsi una sua famiglia, specie dopo l'incontro con Amanda, una giovane donna abbandonata dal marito, che vive stentatamente, cercando di provvedere alla figlia. Reuben progetta un fine settimana a Parigi con lei e la bambina, ma si vede negare il passaporto, come originario di S. Lucia nei Caraibi, ex colonia britannica diventata indipendente. Amareggiato dall'ingiusta discriminazione, travolto dai disordini scoppiati nel quartiere e abbandonato anche da Amanda, Reuben viene ucciso in una sparatoria, dopo un ultimo disperato tentativo di salvare l'amico invalido.
Valutazione Pastorale
è un film di notevole coraggio soprattutto trattandosi di un regista inglese per l'impietosa e realistica rappresentazione di mali, ingiustizie, degrado d'ambiente e abiezione morale di uno spaccato non trascurabile di vita londinese. Efficaci la scenografia livida e l'espressività drammatica del protagonista Denzel Washington nell'interpretare lo sgomento di Reuben, reduce da vere azioni di guerra, nel trovarsi immerso in un'assurda e disperata guerra di quartiere. L'ex teppista dei bassifondi londinesi viene forse rappresentato un po' troppo come "redento a tutto tondo" dai nove anni di dura disciplina nell'armata inglese. Non si può tuttavia negare al regista l'intento di denunciare alcune cause purtroppo reali dello sbando e della corruzione giovanile, specie in certi quartieri delle grandi città e non solo inglesi che si direbbero abbandonati da Dio e dagli uomini, e dove ogni buona volontà e ogni onesto sforzo di risalita appaiono destinati al fallimento. Un filo di speranza l'avrebbe reso forse meno amaro e disperato, spronando indirettamente a reagire per un futuro più vivibile.