Sogg. e Scenegg.: Katja Von Garnier, Benjamin Taylor, Hannes Jaenicke - Fotogr.: (panoramica/a colori) Torsten Breuer - Mus.: Peter Wenke, Tillmann Hohn - Montagg.: Katja Von Garnier - Dur.: 55' - Produz.: Vela-X Filmproduktion, Munchen
Interpreti e ruoli
Katja Riemann (Frenzy), Nina Kronjaeger (Maischa), Gedeon Burkhard (Renè), Max Tidof (Mark), Daniela Lunkewitz (Susa), Peter Sattmann
Soggetto
Frenzy, giovane disegnatrice delle strip ispirate al personaggio di "Ruby la donna zanzara", da qualche tempo non ha più ispirazione: l'editore le rimprovera il fondo pessimista delle storie e lo scarso "sex-appel" del personaggio. Frenzy, anche se non lo ammette con l'amica del cuore Maischa, infermiera, sente la mancanza di un compagno. Durante un week-end, in cui Maischa con una scusa ha evitato di vedersi con l'innamorato Klaus, le due vanno ad una mostra, dove Maischa viene attratta dal giovane Renè, che tenta in tutti i modi di conquistare: dapprima gli sfila davanti in tuta da jogging al parco, e la sera ad una festa ottiene il sospirato incontro con relativo appuntamento. Ma Renè deve sistemare l'amico Mark, di passaggio in città: così Frenzy, assai riluttante, gli dovrà fare da guida. Mentre Maischa passa una notte con Renè, accorgendosi, delusa, che è interessato solo al sesso, il simpatico Mark a poco a poco fa breccia nelle difese di Frenzy, che finisce per innamorarsene al punto da andare in crisi quando lui non le telefona per un'intera giornata, come le aveva promesso. E mentre le due donne si confidano le loro frustrazioni e disappunti, ecco apparire Mark a sorpresa: è stato fuori un giorno con Renè ma prima di partire vuol rivedere Frenzy. Così, mentre la disegnatrice ha trovato un amore, sia pure "pendolare", l'altra dovrà rassegnarsi a ritornare con Klaus, anche se un'amica le ha confidato di averlo visto, nello stesso week-end, con un'altra.
Valutazione Pastorale
storia minimalista al femminile, questo mediometraggio della giovane regista tedesca Katjia Von Garnier disegna due ritratti in cui condensa desideri, timori, ambizioni e difetti di una generazione cui però i due personaggi scelti per rappresentarli sembrano aver poco a che spartire. Risulta un pò difficile credere che un'infermiera, a contatto con la malattia e la morte, con colleghi e medici con i quali è certamente impossibile non far pratica di comportamento disinvolto, pena lo schiacciamento, resti imbambolata e balbettante come una collegiale solo perchè si vede davanti un bell'esemplare di maschio teutonico. Più plausibile è la descrizione dell'innamoramento di Frenzy, temperamento artistico e quindi capace di idealizzare, favorito dall'innegabile vantaggio di non essere un colpo di fulmine ma il frutto perlomeno di un paio di giorni di "rodaggio". Quello che ancora una volta colpisce, dell'immaginario sentimentale delle giovani generazioni, è questa sorta di fissazione maniacale della donna di sostituirsi all'uomo nell'approccio e nella conquista. Al di là di questo ottuso orizzonte sembra esistere ben poco: sta di fatto che cinema e telenovela, specchio e mediatori di una realtà di fatto, sembrano nutrire e nutrirsi di una socialità siffatta, in un giro vizioso dove gli interessi culturali appaiono subordinati a quelli che non travalicano dai bordi di un letto dove fare all'amore o dalle sedie di un ristorante o di un caffè dove corteggiarsi. Situazioni disinibite ed alcune battute del dialogo motivano la valutazione.
N.B. Al film è abbinato il cortometraggio "Emilie Muller" di Yvon Marciano magistralmente interpretato da Veronika Varga.