Sogg.: Stati Uniti (1997) -Scenegg.: Dal libro "Donnie Brasco, My Undercover Life in the Mafia" di Joseph D.Pistone - Fotogr.: (Scope/a colori) Peter Sova - Mus.: Patrick Doyle - Montagg.: Jon Gregory - Dur.: 126' - Produz.: Mark Johnson, Barry Levinson, Louis Di Giaimo, Gail Mutrux
Interpreti e ruoli
Al Pacino (Lefty Ruggiero), Johnny Deep (Joseph D. Pistone), Michael Madsen (Sonny Black), Bruno Kirby (Nicky), James Russo (Pau-lie), Anne Heche (Maggie Pistone), Zeljko Ivanek (Tim Curley), Gerry Bercker, Zach Grenier, Brian Tarantina, Robert Miano, Ronnie Farer, Walt Mac Pherson, Rocco Sisto.
Soggetto
Negli anni Settanta, lagente dellFBI Joe Pistone lascia la fami-glia e si infiltra nella mafia col nome di Donnie Brasco. Diventa un gangster che deve provare la sua assoluta lealtà e la disponibilità a commettere crimi-ni per essere accettato nella banda. Donnie entra in confidenza con Lefty Ruggiero, anziano killer piuttosto cinico che non è mai arrivato ai vertici e ora vede nel rapporto col giovane la possibilità di un futuro diverso. Lefty garantisce per Donnie nei confronti dei grandi capi, e tutto sembra andare per il meglio, ma alla lunga lamicizia diventa tale, che Donnie non riesce più ad essere distaccato emotivamente dal compito che sta svolgendo. Così i rap-porti con la moglie e le figliolette si deteriorano sempre più e Donnie si trova invischiato in qualcosa che non aveva previsto. Più si avvicina ai vertici della mafia, più Donnie sente di immedesimarsi nel ruolo di gangster e insieme di portare alla rovina lamico Lefty. Solo di fronte ad un ulteriore omicidio in serie, Donnie ritrova la forza per tornare ad essere se stesso e a far arrestate alcuni nomi grossi. Ma, mentre riceve la medaglia dallFBI, sa che non è riu-scito a salvare lamico Lefty, che la mafia aveva già condannato a morte.
Valutazione Pastorale
un film drammatico sulla mafia, che ha il merito di allontanarsi sensibilmente da quasi tutti gli altri titoli sull argomento. Qui entrano in gioco valori e sentimenti che non possono essere liquidati con facilità, il senso del dovere da assolvere e della giustizia da far vincere si scontra con quello dellamicizia che nasce dal nulla, della voglia di gridare la verità, di salvare una persona che lo merita, e dellimpossibilità di cambiare il corso delle cose. I fatti sono autentici, Joe Pistone è un vero agente dellF-BI che ha descritto in un libro questa sua forte esperienza. E il film è amaro e triste nella giusta misura, attraversato da un conflitto di coscienza che non può lasciare insensibili. Non ci sono soluzioni consolatorie, la mafia è crimi-ne e va combattuta, ma anche in quel deserto del male possono nascere situa-zioni impreviste che interpellano decisioni difficili e definitive. Film proble-matico, dal punto di vista pastorale, con qualche riserva per la rappresentazio-ne dei rapporti familiari di Joe, ma adatto a riflessioni e dibattiti.
Utilizzazione: film da utilizzare in programmazione ordinaria, fatta salva la presenza dei minori, per la solidità della regia, la bella interpretazione, il sostenuto ritmo dinsieme. Da tenere presente anche in altri contesti, per discutere sulle molte sfaccettature del fenomeno mafia.