Sogg.: John De Marco - Scenegg.: John De Marco, Leigh Chapman - Fotogr.: (normale/a colori) Dean Semler - Mus.: Michel Colombier - Montagg.: John W. Wheeler - Dur.: 105' - Produz.: Albert S. Ruddy, Andre Morgan
Interpreti e ruoli
Theresa Russell (Lottie Mason), Jeff Faney (Stan Harris), George Dzunoza (Joe Morgan), Alan Rosemberg (Charley Katz), Nicholas Mele (Rossi), Eli Danker (Dimarjian), Charles Mc. Caughan (Frank Munoff), Lynne Thigpen (Gardner)
Soggetto
la bella Lottie Mason si finge prostituta, ma in realtà è un'abile donna poliziotto, che lavora per la buoncostume e per l'antinarcotici di Hollywood, facendo arrestare clienti e spacciatori. Dopo un matrimonio fallito, Lottie è sola, non ha amicizie, guadagna poco, e il suo diretto superiore, il tenente Joe Morgan, l'irrita ogni giorno con le sue sgradite advance. Lottie è sempre molto tesa, anche perchè è rimasta scossa per aver ucciso un criminale in uno scontro ed è sotto analisi presso la dottoressa Gardner, che la polizia ha incaricato di stabilire se la donna è ancora in grado di svolgere il suo difficile lavoro. Lottie confida alla dottoressa che a volte prova l'impulso di comportarsi realmente come una prostituta, ed è turbata da malsani sogni erotici. Quando incontra il giovane avvocato Stan Harris, vice-procuratore distrettuale, che vuol farla lavorare in un caso importante di droga, le cose si complicano, perchè i due si innamorano assai presto, ma la donna è piena di dubbi. Intanto una sera (in cui è particolarmente stanca) seguendo quel suo impulso accetta in un bar l'invito di uno sconosciuto, che le offre dei soldi e la porta nel proprio appartamento, ma Lottie riprende in tempo il controllo di se stessa, e sta per allontanarsi, quando un killer uccide l'uomo, che risulta poi essere un noto gangster, testimone chiave per un processo sul traffico degli stupefacenti. Lottie, che non ha visto l'assassino, e non è stata vista da lui, cancella le proprie impronte e telefona alla polizia per denunciare l'omicidio, ma usa una voce contraffatta. Per mezzo di una chiave, rinvenuta addosso al morto, Lottie trova poi in un armadietto all'aeroporto di Los Angeles un milione di dollari in contanti ed è molto tentata dal danaro. Ma intanto sia il killer che la polizia cercano la donna, che ha denunciato il delitto, e non è stata ancora identificata. Ci riesce Morgan con un identikit. Allora Lottie racconta tutta la verità a Stan, e accetta di fare da esca per l'assassino, che viene infatti ucciso, mentre cerca di ammazzarla. Date le dimissioni dalla polizia, e messa da Stan davanti ad una libera e chiara scelta morale, Lottie decide di restituire il danaro.
Valutazione Pastorale
si tratta di un poliziesco congegnato in modo impeccabile, sostenuto da un ritmo costante e da un continuo suspense. Le turbe psicologiche della protagonista (spiedidamente interpretata da Theresa Russell), causate dal suo doppio ruolo di poliziotto e di prostituta, danno un interessante risvolto alla storia, che si svolge in mezzo alla violenza dei criminali e dei poliziotti. Di alcuni membri della polizia vengono chiaramente denunciati metodi e comportamenti perciò nonostante la crudezza della vicenda, il film presenta lati positivi, che, oltre alla suddetta denuncia, sono costituiti dal personaggio di Stan, onesto, sicuro e capace di un amore comprensivo, e dalla scelta finale di Lottie, che rinuncia a tenersi i soldi, e si affida al sentimento di lui. La regista Sonora Locke si è dimostrata assai abile nella realizzazione di quest'opera, nella quale dà particolare importanza allo studio di un complesso carattere femminile. È da notare la delicatezza insolita con cui viene mostrata la scena d'amore fra Lottie e Stan.