Sogg. e Scenegg.: Clyde Anderson, Vincent Dawn - Fotogr.: (panoramica/a colori) Riccardo Grassetti - Mus.: Stefano Mainetti - Montagg.: Bruno Mattei - Dur.: 99' - Produz.: Flora Film
Interpreti e ruoli
Miles O'Keeffe (Bob Ross), Donald Pleasence (Senatore Blaster), Bo Svenson (Col. Galckin), Richard Raymond (Toro), Edison Navarro (Jan), Alan Collins (Mc Douglas), Alec Mc Bride (Talbukin), Eric King, Mike Villareal, Juliet Lee
Soggetto
la guerra del Vietnam è finita da parecchi anni, e Bob Ross, un eroico soldato americano, che molto si è distinto in quel conflitto, si trova ora a Bangkok per ultimare le pratiche, che gli permetteranno di farsi consegnare il figlio Jan, avuto dalla sua sposa vietnamita (poi morta in un campo di "rieducazione" del suo paese), e che egli non ha mai veduto. Poiché, però, il matrimonio era stato celebrato secondo la legge americana, il rappresentante dell'attuale governo del Vietnam non lo riconosce come valido e si oppone alla consegna del ragazzo al padre. Intanto si hanno allarmanti notizie su alcuni sanguinosi attentati terroristici contro ambasciate americane in Oriente, e mentre è chiaro che appartengono tutti alla stessa matrice, si suppone che siano stati compiuti da elementi addestrati dai russi. Ross sta cercando una via per ottenere quel figlio, del quale solo da poco tempo ha conosciuto l'esistenza, quando il senatore americano Blaster, importantissimo personaggio, che dirige le indagini sugli attentati suddetti, gli propone di offrirgli l'occasione di riavere Jan, se egli recandosi nel Vietnam, troverà le prove che i russi addestrano terroristi in un campo militare, che si trova proprio nel cuore del paese. Bob non può che accettare, ed è sbarcato da un sottomarino nei pressi della costa, dove un "contatto" prestabilito gli fa incontrare finalmente il figlio, ma questi, che non lo ha mai conosciuto ed è suggestionato dalla propaganda antiamericana, in cui è stato allevato, lo respinge duramente. Costretto a fuggire, per salvarsi, il padre si dedica allora con grande energia alla missione che gli è stata affidata, e, con l'aiuto del "contatto", trova il campo e le prove richiestegli, ma viene scoperto e deve usare tutta la sua abilità per sfuggire alla caccia spietata, che gli viene data, soprattutto dal colonnello russo Galckin, comandante del gruppo di addestratori terroristi, e suo acerrimo nemico. Molti amici di Ross muoiono intanto per aiutarlo nella pericolosa impresa, e infine egli, che era riuscito ad impadronirsi di Jan, viene catturato, insieme ad una ragazza americana, che lo aiutava. È quindi condannato a morte da Galckin, che dà a suo figlio l'incarico di ucciderlo, ma il ragazzo non riesce ad eseguire l'ordine ricevuto, perché tutto il suo odio per il padre si tramuta finalmente in amore. Cosicché Jan collabora alla fuga e Ross riesce a salvarsi, insieme al figlio e alla ragazza, giungendo davanti al senatore Blaster quando questi non lo aspettava più, e lo credeva morto, cosa che non gli dispiaceva, perché in realtà non desiderava affatto avere quelle prove contro i russi, per non turbare l'equilibrio della politica internazionale. Ma Ross smachera finalmente il suo doppio gioco.
Valutazione Pastorale
si tratta di un film fracassone e sconclusionato, che non ha pregi di nessun genere: il soggetto spesso illogico o ridicolo, e gli attori, tutti ugualmente inespressivi, non riescono mai ad essere credibili. Fin dalla prima scena viene detto che il protagonista cerca solo di riavere il proprio figlio: questo amore paterno serve in realtà come pretesto per mostrarci continuamente molta violenza in quanto molte persone muoiono perché padre e figlio possano abbracciarsi.