La serie è in distribuzione sulla piattaforma Prime Video di Amazon e disponibile in home video
Interpreti e ruoli
Hugh Bonneville (Robert Crawley, Lord Grantham), Elizabeth McGovern (Cora Crawley), Michelle Dockery (Lady Mary Crawley), Laura Carmichael (Lady Edith Crawley), Jessica Brown Findlay (Lady Sybil Crawley), Maggie Smith (Violet Crawley, Lady Grantham), Jim Carter (Mr. Carson), Phyllis Logan (Mrs Elsie Hughes), Joanne Froggatt (Anna Smith), Brendan Coyle (John Bates), Rob James-Collier (Thomas Barrow), Rose Leslie (Gwen Harding), Lesley Nicol (Mrs. Patmore), Kevin Doyle (Joseph Molesley), Dan Stevens (Matthew Crawley), Allen Leech (Tom Branson), Matthew Goode (Henry Talbot), Lily James (Lady Rose Aldridge)
Soggetto
Downton Abbey è una rigogliosa tenuta della famiglia Crawley nella contea dello Yorkshire. Lì vivono Robert Crawley, Conte di Grantham, sua moglie Cora e le tre figlie ventenni Mary, Edith e Sybil. La loro quotidianità si intreccia a quella dei domestici, su tutti Carson, Mrs Hughes, Bates e Anna, con cui c’è un legame familiare. Siamo nell’Inghilterra di re Giorgio V, tra il 1912 e il 1926, e i Crowley affrontano le sfide della Grande guerra, difficoltà economiche, cambiamenti sociali, ma anche i turbamenti del cuore...
Valutazione Pastorale
Sulla piattaforma in streaming Prime Video di Amazon è possibile (ri)scoprire – magari in lingua originale – la serie britannica “Downton Abbey”. È facile lasciarsi conquistare da un “binge-watching” delle 6 stagioni, 52 episodi in tutto, di questa suggestiva serie in onda su ITV e in gran parte dei Paesi al mondo (oltre duecento) tra il 2011 e il 2016. Ideata e scritta dal premio Oscar Julian Fellowes (sceneggiatore di “Gosford Park”, regia di Robert Altman), “Dowton Abbey” è una delle serie britanniche contemporanee più amate e premiate, tra Bafta, Emmy e Golden Globe. Dato il grande successo, nel 2019 è stato realizzato anche un film celebrativo, dal titolo sempre “Downton Abbey”, presentato alla Festa del Cinema di Roma. “Dowton Abbey” mette d’accordo proprio tutti! È una serie in grado di appassionare ogni spettatore, perché unisce racconto storico, dramma sociale, gustosi raccordi da commedia brillante (memorabili sono le sequenze con Maggie Smith nei panni di Lady Violet) come pure poetiche sfumature di sentimento, tra family drama e romance. “Downton Abbey” ci mostra l’Inghilterra di ieri, dei primi decenni del XX secolo, ma sa parlare alla società di oggi, mettendo in evidenza fratture, smarrimenti e soprattutto i guadagni della famiglia come pure dei legami di amicizia. È un racconto appassionante, edificante, costruito su un chiaro apparato valoriale; la scrittura di Julian Fellowes è puntuale, ai limiti della perfezione, abile nell’annodare i vari fili del racconto. Cosa colpisce ancora di “Downton Abbey”? Senza dubbio la bellezza della messa in scena, la grande cura formale tra arredo, costumi e allestimenti. Da non dimenticare poi le pluripremiate musiche di John Lunn, che imprimono dinamismo e pathos alla narrazione. Insomma, un vibrante viaggio emozionale nel cuore della verde Inghilterra nel segno della tradizione e dei buoni sentimenti. Da non perdere! Dal punto di vista pastorale la serie tv è consigliabile, problematica e adatta per dibattiti.
Utilizzazione
La serie è adatta a un pubblico familiare, possibilmente per adulti ed adolescenti accompagnati, per la varietà e densità dei temi in campo. Il racconto è sempre molto composto, solido e rassicurante, abile nel mettere in evidenza le fratture del contesto sociale inglese negli anni '20 del '900 tracciando parallelismo con la società odierna.