DUE (DEUX)

Valutazione
Discutibile, Scabrosità
Tematica
Genere
Commedia
Regia
Claude Zidi
Durata
114'
Anno di uscita
1989
Nazionalità
Francia
Titolo Originale
DEUX
Distribuzione
Academy Pictures
Soggetto e Sceneggiatura
Claude Zidi da un'idea di Claude Zidi
Musiche
Jean
Montaggio
Nicole Saunier

Sogg.: da un'idea di Claude Zidi - Scenegg.: Claude Zidi - Fotogr.: (panoramica/a colori) Jean-Jacques Tarbes - Mus.: Jean-Claude Petit - Montagg.: Nicole Saunier - Dur.: 114' - Produz.: Film Y.D.D Productions - Orly Films - S.E.D.I.F. – TF1 Production

Interpreti e ruoli

Gerard Depardieu (Marc Lambert), Maruschka Detmers (Hélène Muller), Michelle Goddet (Juliette), Philippe Leroy Beaulieu (Monsieur Muller), Beata Tuskiewicz (Madame Muller), François Cluzet (Louis), Wojtek Pszoniak (Walkowicz), Ronald Guttman

Soggetto

ex-compositore e in atto organizzatore fortunato di concerti e festival di musica contemporanea, Marc Lambert, che vive a Parigi, cova il desiderio di tornare ad abitare a Montmartre. Hélène Muller, che dirige una agenzia immobiliare, lo guida per intanto in visita a vari appartamenti e quasi subito fra i due è la passione. Ma Lambert, oltre al sesso, vuole proprio l'abitazione che Stadler uno dei suoi maestri, anzi il più amato possedeva in una delle stradine nei pressi del Sacre Coeur. Hélène riesce a combinare la compravendita con la vedova del celebre Stadler: quell'alloggio così attraente e ben sistemato suscita in Marc molti ricordi e, nelle more del contratto, è largamente utilizzato dalla coppia per gli incontri. Un giorno potrebbe essere la casa comune, dato che Lambert, per superficiale e donnaiolo che sia, è intenzionato a sposare la ragazza. Ma il matrimonio li sgomenta entrambi: Hélène perché è in fondo molto legata ai genitori, che vivono nei dintorni di Parigi e, in sostanza, ama gestire responsabilmente il proprio lavoro; Lambert perché è troppo avvezzo alla libertà ed alle avventure rapide, oltre che preso da impegni artistici e mondani. Le incomprensioni si moltiplicano, tra il sesso da un lato e i battibecchi dall'altro. Finché la rottura avviene in un ristorante alla moda, dove Hélène rinfaccia all'amante difetti e comportamenti. Poiché il ristorante va a fuoco, la donna rimane gravemente ustionata e Lambert, separato da lei a causa di una cortina di fuoco, intossicato. In seguito si incontreranno ancora: lei è incinta di lui le doglie arrivano mentre Marc la porta in auto all'ospedale, ma la donna dovrà partorire sull'erba ai bordi di un'autostrada dove il traffico ha creato un enorme ingorgo. Ora i due sono tre e tutto sembra aggiustarsi per il meglio dopo una relazione tempestosa, diventata più affettuosa nella cornice di Montmartre dove Lambert ha ripreso a comporre musica.

Valutazione Pastorale

commedia sotto molti aspetti alla francese, ma con intenzioni ambiziose, puntando infatti al più accurato disegno e ai sentimenti di personaggi-simbolo. In realtà, quei "due" tali erano e tali resteranno. Come in politica le convergenze parallele, essi appaiono destinati a non incontrarsi mai, malgrado amplessi rapidi, occasionali tenerezze e burrasche non poche. Ci sono i letti accoglienti negli splendidi appartamenti visitati fra il Ponte dell'Alma e Montmartre, ma manca la sincerità e perfino una passione autentica. I sentimenti ne escono sbrigativi e quasi fatui. I due si attraggono, eppure non si dicono mai "ti amo" (il che, per una commedia francese, è proprio il colmo). Il film è giusto come quei due: pretestuoso e insincero, epidermico e superficiale, nè il fatto che il duo si trasformi alla fine in trio nulla aggiunge allo straniamento dei personaggi: il neonato in fortunose circostanze fa scivolare la tempestosa relazione nella trappola del mélo, suggellando il film in maniera posticcia. A furia di "provare" il matrimonio (che in realtà sia Marc che Hélène paventano), di studiarne condizioni, clausole e responsabilità reciproche e di discuterne ad ogni pié sospinto tra incontri e scontri, anche quel po' di passione sembra stemperarsi in un esercizio puntiglioso tre accuse e controaccuse. Il fare poi ricorso all'incendio del ristorante per scoprire che quei due tutto sommato si amano, nonchè ad un parto ai bordi di un'autostrada, significa aggrapparsi a situazioni estranee alla logica del tema e dei suoi sviluppi narrativi, banalizzando senza rimedio. Sempre coerente nel suo ruolo, Gerard Depardieu, molto levigata e classicamente elegante Maruschka Detmers.

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