Sogg. e Scenegg.: Mark Steven Johnson - Fotogr.: (normale/a colori) John E. Jensen - Mus.: Alan Silvestri - Montagg.: Bonnie Koehler - Dur.: 104' - Produz.: John Davis, Richard C. Berman
Interpreti e ruoli
Jack Lemmon (John Gustafson), Walter Matthau (Max Goldman), Ann-Margret (Ariel Truax), Kevin Pollak (Jacob Goldman), Ossie Davis (Chuck), Daryl Hannah (Melanie Gustafson), Burgess Meredith, Buck Henry, Christopher Mc Donald, Steve Cochran, Joe Howard, Isabell Monk
Soggetto
a Wabasha, nel Minnesota, gli attempati vedovi John Gustafson e Max Goldman, vicini di casa, sono perennemente pronti a litigare. Al tradizionale saluto quotidiano sostituiscono coloriti epiteti, e non perdono occasione per scambiarsi scherzi alquanto pesanti. Gustafson ha un padre nonagenario e sboccato; una figlia, Melanie; un nipotino e un genero, Mike. Max, invece, ha un figlio, Jacob candidato alle elezioni comunali. La tranquilla vita dei due è scossa bruscamente dall'arrivo di Ariel Truax, una piacente e brillante vedova sensibile alle tentazioni maschili. Mentre confidano a Chuck, il gestore dello spaccio, le loro speranze, e su suo consiglio si decidono a provare a conquistarla, si vedono preceduti proprio da costui, che si fa invitare a cena da Ariel. Dopo una visita della figlia Melanie e della nipotina, John passa all'attacco, facendosi scarozzare da Ariel in motoslitta e conquistandola. La rabbia di Max, che giunge ad affondargli il capanno da pesca, rinfacciandogli di avergli già rubato Mary, la defunta moglie di John, spinge Gustafson ad inventare un bisticcio con Ariel, per dare il via libera a Max. Max sembra esser subentrato a John nelle grazie della vedova mentre Melanie è sempre più in crisi con Mike. Alla vigilia di Natale John, dopo un alterco col genero va al bar, dove lo raggiunge Max per rappacificarsi, ma John lascia il locale infuriato per aver rinunciato ad Ariel di cui l'altro sembra non rendersi conto. Fuori lo coglie un infarto: Ariel lo va a visitare in ospedale confermandogli il suo affetto. A seguito di questo chiarimento John e Ariel si sposano dopo che Max ha aiutato l'amico a risolvere il debito col fisco, mentre Melanie, che si è separata da Mike, invita a cena Jacob, che ha sempre avuto una predilezione per lei.
Valutazione Pastorale
commedia agrodolce purtroppo spesso sostenuta da un linguaggio decisamente sboccato (ed il peggiore è proprio quello del più anziano, l'arzillo nonagenario Gustafson), ma in gran parte bilanciato dal tono scanzonato e malinconico insieme con cui la coppia Lemmon-Matthau, con l'ausilio di una radiosa Ann Margret, dipinge questo paesaggio umano. La crisi dei sentimenti, il peso della solitudine e dell'età che avanza, i rancori covati per anni, l'improvviso riaffiorare della passione, il brivido del pesce che abbocca dai buchi praticati nel ghiaccio alla moda eschimese, i ricordi d'infanzia, tutto viene disegnato con mano sicura dal regista, a tratti un pò scolastico ma con momenti, soprattutto nella parte centrale e nel finale, di buon cinema. Il linguaggio decisamente pesante e le situazioni pre e post-matrimoniali, con la consueta facilità al rapporto sessuale americano e la pratica del divorzio come unica soluzione per i rapporti in crisi, come quello di Melanie con Mike, rendono pastoralmente discutibile il film. Solida sceneggiatura, con visioni del grande nord molto suggestive e con siparietti scherzosi che, se non fosse per le volgarità sopraddette, sarebbero esemplari per agilità.