DUETTO A TRE

Valutazione
Accettabile, brillante
Tematica
Amicizia, Solidarietà-Amore
Genere
Commedia
Regia
Jordan Brady
Durata
100'
Anno di uscita
2002
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
The third wheel
Distribuzione
Eagle Pictures
Musiche
Wendy Melvoin, Lisa Coleman
Montaggio
Paul Seydor

Orig.: Stati Uniti (2001) - Sogg. e scenegg.: Jay Lacopo - Fotogr.(Normale/a colori): Jonathan Brown - Mus.: Wendy Melvoin, Lisa Coleman - Montagg.: Paul Seydor - Dur.: 100' - Produz.: Chris Moore, Stavros Merjos, Adam Rosenfelt, Chad Snopek.

Interpreti e ruoli

Luke Wilson (Stanley), Denise Richard (Diana), Ben Affleck (Michael), Jay Lacopo (René), Matt Damon (Kevin)

Soggetto

In ufficio Stanley si è innamorato della nuova arrivata Diane ma non trova il coraggio per avvicinarla. Dopo un anno finalmente, mentre i colleghi fanno scommesse su come andrà a finire, le chiede un appuntamento e Diane accetta. Mentre stannno andando a teatro, Stanley con la macchina urta un barbone, un negro di nome Phil. Costui, accompagnato all'ospedale, viene subito dimesso ma non vuole andare via e segue i due a teatro. Arrivati per il secondo atto, Phil ad un certo punto sale sul palco, improvvisa un discorso e ottiene grande successo. In seguito, Stanley e Diane sono al ristorante, arriva Kevin, ex ragazzo di Diane, e fa una scenata. A salvare la situazione si presenta all'improvviso Phil. Diane allora si allontana con Phil, lo porta a casa e qui lui fa in modo di suscitare la reazione di Stanley che entra nell'appartamento, caccia fuori il barbone e dice a Diane che l'ama. I due si baciano. Per strada Phil si fa mettere sotto da un'altra macchina.

Valutazione Pastorale

Si tratta di una commedia leggera di taglio essenzialmente romantico. Niente di particolare viene proposto ma la trovata del barbone-filosofo che guida e porta a buon fine la storia d'amore tra i protagonisti è simpatica e briosa. Ne deriva un racconto dal tono spigliato, dal ritmo gradevole, con piccole notazioni di vita quotidiana non del tutto banali. Sincerità di sentimenti e misurata ironia rendono il film, dal punto di vista pastorale, positivo, accettabile quindi e nell'insieme brillante.
UTILIZZAZIONE: il film é da utilizzare in programmazione ordinaria e da recuperare come spettacolo piacevole e di facile fruizione.

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