Orig.: Francia (2010) - Sogg. e scenegg.: Jean Pierre Amérie, Philippe Blasband - Fotogr.(Scope/a colori): Gérard Simon - Mus.: Pierre Adenot - Montagg.: Philippe Bourquel - Dur.: 80' - Produz.: Nathalie Gastaldo, Philippe Godeau.
Interpreti e ruoli
Isabelle Carre (Angelique Delange), Benoit Poelvoorde (Jean René Van Den Hudge), Loretta Cravotta (Magda), Lise Lametrie . (Suzanne), Jacques Boudet (Rémi), Swann Artaud (Antoine), Pierre Ninex (Ludo), Stéphane Woltowicz (psicologo), Claude Aufaure (sig. Mercier), Christiane Millet (madre di Angeline)
Soggetto
Angelique, esperta nel preparare dolci al cioccolato, viene assunta nella piccola azienda di proprietà di Jean René, ma poi viene incaricata di occuparsi delle vendite ai negozianti. Non passa molto tempo che i due si accorgono di avere lo stesso difetto: una inguaribile, cronica timidezza che impedisce loro di vivere serenamente. Quando capiscono di provare un reciproco sentimento di attrazione, provano a vedersi e ad uscire insieme. Dopo molti imbarazzi e con l'aiuto dei colleghi di lavoro, Angelique e Jean René riescono a superare gli ostacoli e arrivare a condividere e migliorare la loro situazione.
Valutazione Pastorale
Il blocco di parola e di gestualità che prende la persona affetta da introversione e insicurezza é, nella forma patologica, considerato una malattia e affidato ad appositi psicologici. Qui lo psicologo c'è ma serve solo a creare degli stacchi tra un momento e l'altro della delicata storia d'amore che sta nascendo tra i due protagonisti. Per niente drammatico infatti, il tono del copione vira sul garbato, sul misurato, si riempie di quell' "esprit de finesse" che caratterizza molta commedia francese. La timidezza, forse, diventa allora una lente differente, più pulita e diretta, attraverso la quale osservare le cose e vivere le situazioni. Nonostante qualche passaggio dove il livello di imbarazzo reciproco appare un po' eccessivo, il quadretto è affettuoso e credibile, comunica e riceve simpatia, chiede e ottiene complicità. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come consigliabile e anche poetico.
Utilizzazione
Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria e anche in successive occasioni come prodotto ben equilibrato e di piacevole coinvolgimento.