Ennio Doris. C’è anche domani

Valutazione
Consigliabile, Semplice, Adatto per dibattiti
Tematica
Amicizia, Amore-Sentimenti, Denaro, Famiglia, Famiglia - fratelli sorelle, Famiglia - genitori figli, Giustizia, Lavoro, Matrimonio - coppia, Metafore del nostro tempo, Politica-Società, Solidarietà
Genere
Biografico
Regia
Giacomo Campiotti
Durata
122'
Anno di uscita
2024
Nazionalità
Italia
Titolo Originale
Ennio Doris. C’è anche domani
Soggetto e Sceneggiatura
Giacomo Campiotti, Carlo Mazzotta
Fotografia
Stefano Ricciotti
Musiche
Carmine Padula
Montaggio
Davide Miele
Produzione
Guido Borghi, Giorgio Borghi. Casa di produzione: Movie Magic International, Medusa Film.

Interpreti e ruoli

Massimo Ghini (Ennio Doris), Lucrezia Lante Della Rovere (Lina Doris), Daniel Santantonio (Ennio Doris da giovane), Emma Benini (Lina Doris da giovane), Maurizio Donadoni (Berto Doris, papà di Ennio), Eugenio Franceschini (Massimo Doris), Giulia Vecchio (Sara Doris), Alessandro Bertolucci (Silvio Berlusconi)

Soggetto

Settembre 2008, con la crisi finanziaria legata al tracollo di Lehman Brothers, il settore bancario si trova ad affrontare una difficile tempesta. Ennio Doris, a capo di Mediolanum, prova a trovare una soluzione per salvare i risparmi dei propri correntisti. Durante quelle ore concitate, di riunioni con i vertici del gruppo insieme ai figli Massimo, Sara e alla moglie Lina, Ennio ritorna con la mente ad alcune stagioni della sua vita...

Valutazione Pastorale

La figura dell’imprenditore e banchiere veneto Ennio Doris – nato a Tombolo nel 1940 e scomparso a Milano nel 2021 –, fondatore del gruppo Mediolanum, è stata raccontata prima nel libro biografico “C’è anche domani” (Sperling & Kupfer, 2014), scritto insieme al giornalista Leopoldo Gasbarro, e nel 2024 sul grande schermo in un film diretto da Giacomo Campiotti. È “Ennio Doris. C’è anche domani”, una produzione Medusa Film e Movie Magic International, con protagonisti Massimo Ghini, Lucrezia Lante della Rovere, Daniel Santantonio, Emma Benini, Maurizio Donadoni, Eugenio Franceschini, Giulia Vecchio, Alessandro Bertolucci.
La storia: Settembre 2008, con la crisi finanziaria legata al tracollo di Lehman Brothers, il settore bancario si trova ad affrontare una difficile tempesta. Ennio Doris, a capo di Mediolanum, prova a trovare una soluzione per salvare i risparmi dei propri correntisti. Durante quelle ore concitate, di riunioni con i vertici del gruppo insieme ai figli Massimo, Sara e alla moglie Lina, Ennio ritorna con la mente ad alcune stagioni della sua vita: dall’infanzia povera ma felice in Veneto nell’immediato Secondo dopoguerra, all’educazione familiare improntata sul sacrificio e la fiducia, ai primi impieghi in banca dopo gli studi ecc. Il racconto poi torna al presente, al 2008, sottolineando l’intuizione coraggiosa di Ennio Doris: il mettere a disposizione 120 milioni di euro, schierando il proprio patrimonio personale, per tutelare 11.000 clienti danneggiati dalla vendita di titoli Lehman Brothers…
“All’inizio conoscevo poco la storia di Ennio Doris – ha raccontato il regista Giacomo Campiotti – e non nascondo anche qualche pregiudizio: raccontare la vita di un banchiere io che sono abituato a dirigere storie ispirazionali [tra i suoi titoli ‘Giuseppe Moscati’, ‘Braccialetti rossi’]. Poi ho letto il libro e ho conosciuto la sua famiglia. Ho compreso subito quanto fosse importante il progetto, per me, per il nostro presente: la possibilità di realizzare una storia con un’idea etica profonda”.
Prendendo le mosse dal libro biografico di Doris, il film si pone come racconto ispirazionale di un giovane sognatore nell’Italia del Dopoguerra, partito da umili origini. Il taglio del racconto è edificante; nel film però non mancano qua e là dei toni enfatici ed edulcorati, che ne minano un po’ la solidità. Nel complesso l’opera è da apprezzare per il modo in cui, attraverso le vicende biografiche di Ennio Doris e la sua famiglia, mette a tema valori importanti come: famiglia, correttezza, etica, solidarietà, amicizia e fiducia nell’avvenire. A rafforzare l’impianto narrativo è lo sguardo esperto e dolce di Campiotti, per un’opera che forse avrebbe beneficiato maggiormente della messa in onda televisiva, perfetta cornice di storie esemplari che si intrecciano con gli snodi del Paese: si vedano, ad esempio, le miniserie “Adriano Olivetti. La forza di un sogno” (2013) di Michele Soavi ed “Enrico Mattei. L'uomo che guardava al futuro” (2009) di Giorgio Capitani. Il film “Ennio Doris. C’è anche domani” è consigliabile, semplice, per dibattiti.

Utilizzazione

Adatto per la programmazione ordinaria e per successive occasioni di dibattito.

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