Orig.: Gran Bretagna/Usa (1999) - Sogg. e scenegg.: Charlie Kaufman - Fotogr.(Panoramica/a colori): Lance Acord - Mus.: Carter Burwell - Montagg.: Eric Zumbrunnen - Dur.: 112' - Produz.: Universal Pictures International e Propaganda Films, Single Cell Pictures.
Interpreti e ruoli
John Cusack (Craig Schwartz), Cameron Diaz (Lotte Schwartz), Catherine Keener (Maxine Lund), Orson Bean (dr.Lester), Mary Kay Place (Floris), John Malkovich (John Horatio Malkovich)
Soggetto
Craig, burattinaio ambulante, é sposato con Lotte, impiegata in un negozio di animali domestici. I due hanno pochi soldi e pochissime prospettive di miglioramento. Graig trova lavoro come archivista alla Lester Corporation, al settimo piano e mezzo di un palazzo nel centro di Manhattan. L'ambiente é triste, tranne la collega Maxine, di cui Craig subito si invaghisce. Lei però rifiuta ogni proposta, e Craig, adirato, sbatte un cassetto, fa cadere una cartella dietro un armadietto, scopre una porta e un passaggio. Viene risucchiato in un tunnel, ed eccolo nei panni di un uomo che legge il giornale, poi si alza, va allo specchio, si guarda: é John Malkovich, l'attore. Poco dopo viene espulso e, tornato in se stesso, vuole rendere noto ad altri la propria scoperta. Maxine la mette subito a frutto sul piano commerciale: duecento dollari a testa in cambio del sogno di essere John Malkovich. I clienti fanno la fila. Lotte, vissuta l'esperienza, incontra Maxine e se innamora. Ma é John che agisce,e Maxine non si tira indietro. Craig, sentendosi umiliato, chiude Lotte in gabbia e si appresta a prendersi una rivincita. Ma la situazione si ingarbuglia. Entra in ballo il vero John che segue Maxine, scopre questa attività clandestina, decide di fare un viaggio dentro se stesso e ne rimane scioccato. Vorrebbe mettere fine a tutto, ma Craig é ormai entrato definitivamente nella sua testa. Malkovich smette così di fare l'attore per diventare un famoso burattinaio e sposare Maxine. Tempo dopo, Craig-Malkovich vorrebbe uscire dall'attore per tornare da Maxine. Ma la ragazza, dopo una lite, si riappacifica con Lotte, alla quale dice che il bambino che aspetta è di loro due. Anni più tardi, ecco la bambina ai bordi di una piscina con le due donne intorno. Attraverso i piccoli occhi una voce invita a non guardare Maxine. Forse Craig é tornato a fare lo spettatore: come era all'inizio.
Valutazione Pastorale
Un'opera prima tanto ambiziosa quanto scoordinata e frammentaria. Il tema é evidentemente quello dell'attore e delle mille facce cui per mestiere dà vita; ma anche quello dell'uomo comune e delle mille facce che assume in parte obbligato dalla realtà quotidiana, in parte quando si lascia andare ai sogni e all'immaginazione. Da qui l'inevitabile mescolarsi di verità e finzione, con la differenza in più tra chi in questo intreccio entra coscientemente (l'attore) e chi vi precipita senza sapere come difendersi ( il poveraccio). L'idea di utilizzare un attore autentico e famoso (Malkovich appunto) é simpatica e azzeccata. Ma il copione é troppo lungo, la materia ad un certo punto comincia a girare su se stessa, il racconto diventa farraginoso, inutilmente complicato, tirato avanti con inutili scene di contorno. Resta questo tema centrale: una sorta di denuncia dell'inganno proposto dal mondo degli attori, con la conclusione che cambiare faccia non é detto sia presupposto di felicità e di equilibrio. Dal punto di vista pastorale, a queste notazioni positive si contrappone uno svolgimento molto sfilacciato e certo non sempre sorvegliato: il film é da valutare come discutibile e punteggiato da qualche ambiguità.
UTILIZZAZIONE: più che in programmazione ordinaria, il film si rivolge ad occasioni mirate, per parlare degli argomenti relativi all'attore, al bene e al male che può trasmette alle persone comuni.