Presentato alla 19a Festa del Cinema di Roma (2024)
Interpreti e ruoli
Fabrizio Bentivoglio (Luigi Pirandello), Valeria Bruni Tedeschi (Antonietta Portulano Pirandello), Giancarlo Commare (Stefano Pirandello), Aurora Giovinazzo (Lietta Pirandello), Michelangelo Placido (Fausto Pirandello), Federica Luna Vincenti (Marta Abba), Michele Placido (Saul Colin), Dajana Roncione (Figliastra in "Sei personaggi in cerca d'autore""), Ute Lemper (Artista)
Soggetto
Stoccolma 1934, Luigi Pirandello sta per ricevere il Premio Nobel per la Letteratura. Accanto a lui c’è il suo agente Saul Colin. Nel viaggio verso la Svezia Pirandello si perde nei ricordi rievocando il lavoro come drammaturgo, i copioni portati in scena, l’incontro con la musa Marta Abba, ma anche il difficile rapporto con la moglie Antonietta, segnata da fragilità mentale. E ancora, il legame intenso e conflittuale con i figli Stefano, Fausto e Lietta…
Valutazione Pastorale
Nel 2022 alla Festa del Cinema aveva presentato un suo ritratto del pittore Caravaggio (“L’ombra di Caravaggio”), a distanza di due anni torna con un altro progetto biografico: “Eterno visionario”, film dedicato allo scrittore, drammaturgo e poeta siciliano Luigi Pirandello. Nel costruire il racconto Placido si è ispirato al romanzo “Il gioco delle parti. Vita straordinaria di Luigi Pirandello” di Matteo Collura (Longanesi); il copione è stato firmato dal regista insieme allo stesso Collura e a Toni Trupia. A vestire i panni del celebre scrittore è Fabrizio Bentivoglio, che conferma le sue qualità mimetiche e interpretative. Nel cast anche Valeria Bruni Tedeschi, Federica Luna Vincenti, Giancarlo Commare, Aurora Giovinazzo, Michelangelo Placido e Ute Lemper. Una coproduzione Italia-Francia, con Goldenart e Rai Cinema, nelle sale italiane dal 7 novembre 2024. La storia. Stoccolma 1934, Luigi Pirandello sta per ricevere il Premio Nobel per la Letteratura. Accanto a lui c’è il suo agente Saul Colin. Nel viaggio verso la Svezia Pirandello si perde nei ricordi rievocando il lavoro come drammaturgo, i copioni portati in scena, l’incontro con la musa Marta Abba, ma anche il difficile rapporto con la moglie Antonietta, segnata da fragilità mentale. E ancora, il legame intenso e conflittuale con i figli Stefano, Fausto e Lietta… “Eterno visionario – sottolinea il regista – è un film che per la prima volta dice la verità sulla vicenda umana e artistica di Luigi Pirandello. Un genio della letteratura e del teatro, ma non certo il buon padre di famiglia come finora lo si è voluto far passare. Infatti, Pirandello sembra aver cercato nell’infelicità l’impulso più potente per creare i suoi capolavori. Potrebbe essere uno dei suoi stessi personaggi, se si indaga a fondo nella sua vita…” Michele Placido con grande raffinatezza visiva mette in scena un omaggio a Pirandello, giocato tra luci e ombre. Racconta, infatti, i traguardi teatrali e letterari sino alla soglia del Nobel, ma al contempo indaga le sue fratture dell’animo, le sue mutevolezze e gli irrisolti personali-familiari. Un’opera che esplora diversi snodi temporali, con continui flashback, che pur donando dinamica e fascino alla narrazione, rischiano anche di confondere lo spettatore e disperderne pathos. Un film dall’indubbia eleganza formale, visiva, anche negli sconfinamenti con il registro teatrale, che perde un po’ di efficacia nello svolgimento. Al di là dell’andamento un po’ claudicante, “Eterno visionario” risplende per l’interpretazione misurata ed efficace di Bentivoglio. Consigliabile-complesso, problematico, per dibattiti.
Utilizzazione
Il film richiede un pubblico adulto o di adolescenti accompagnati.