EVILENKO

Valutazione
Discutibile, Problematico, dibattiti
Tematica
Letteratura, Malattia, Male, Potere, Scienza, Storia
Genere
Drammatico
Regia
David Grieco
Durata
110'
Anno di uscita
2004
Nazionalità
Italia
Titolo Originale
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Distribuzione
Mikado Film
Musiche
Angelo Badalamenti

Orig.: Italia (2004) - Sogg. e scenegg.: David Grieco dal proprio romanzo "Il comunista che mangiava i bambini" - Fotogr.(Panoramica/a colori): Fabio Zamarion - Mus.: Angelo Badalamenti - Montagg.: - Dur.: 110' - Produz.: Mario Cotone.

Interpreti e ruoli

Malcolm McDowell (Andrej Evilenko), Marton Csokas (Vadim Lesiev), Ronald Pickup, Frances Barber, John Benfield, Vernon Dobcheff.

Soggetto

A partire dal 1984, dalla periferia di Mosca e in altre zone dell'Unione Sovietica, un uomo, detto il 'mostro della striscia di bosco', ha cominciato a divorare, violentare e uccidere decine di bambini, scomparendo senza lasciare traccia. Alla fine del decennio il giovane magistrato Vadim Lesiev, incaricato del caso, ritiene possibile, dopo lunghe, difficili indagini, concentrare i sospetti su Andrej Evilenko, maestro in un orfanotrofio. Smascherarlo però risulta complicato, per catturarlo ci vogliono pazienza e attesa del momento opportuno. Evilenko è un comunista modello che non si rassegna al crollo del muro di Berlino. Messo alle strette in un faccia a faccia a faccia con Lesiev, infine non può più sottrarsi alle proprie, terribili responsabilità. Arrestato e condannato, Evilenko viene giustiziato il 14 febbraio 1994 prima del processo d'appello già accordato.

Valutazione Pastorale

Si tratta, é giusto ricordarlo, di eventi e persone tragicamente autentici. La cattura di Evilenko ripropose in termini laceranti il problema dell'abolizione, nell'Unione Sovietica, di psichiatria e psicanalisi come discipline incentrate sullo studio e sulla cura delle malattie mentali. Per tutti i lunghi anni del regime comunista in URSS i manicomi sono serviti per rinchiudere i dissidenti politici con l'accusa di 'deviazione' mentre erano del tutto sani di mente. Evilenko, non disposto a negare il proprio ruolo di 'comunista', viene a sua volta imprigionato ed eliminato, prima che sia possibile, una volta riconosciutolo colpevole, studiare in qualche modo la sua malattia, cercarne le motivazioni in modo da prevenirne altre nel futuro. Va detto dunque che il copione prende in esame un decennio di storia (1984-1994) tra Unione Sovietica e Russia forse poco studiato e invece di grande interesse per il ventaglio di temi che fa emergere: il crollo dell'ideologia che provoca perdita d'identità; le difficoltà di adattarsi a nuovi canoni sociali e politici; le frustrazioni della persona non più pedina dello Stato ma individuo che deve costruirsi la vita; gli abissi della psiche tra follia e tetra razionalità. Un po' troppo compiaciuto in certe scene-madri drammatiche, il film, dal punto di vista pastorale, è da valutare come discutibile (insistiti certi dialoghi con i bambini), comunque problematico e adatto per dibattiti.
UTILIZZAZIONE: il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria con attenzione per la presenza dei minori. Più opportunamente è da proporre in occasioni mirate, come avvio alla riflessione sui molti temi che affronta. La visione per i minori è da evitare in caso di passaggi televisivi e di uso di VHS e DVD.

Le altre valutazioni

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