Orig.: Stati Uniti (2000) - Sogg. e scenegg.: Audrey Wells - Fotogr.(Panoramica/a colori): Peter Menzies - Mus.: Marc Shaiman - Montagg.: Peter Honess, David Rennie - Dur.: 104' - Produz.: Jon Turteltaub, Christina Steinberg, Hunt Lowry.
Interpreti e ruoli
Bruce Willis (Russ Duritz), Spencer Breslin (Rusty Duritz), Emily Mortimer (Amy), Lily Tomlin (Janet), Jean Smart (Deirdre Lafever), Chi McBride (Kenny), Daniel Von Bargen (Sam Duritz), Dana Ivey (dott.ssa Alexander), Susan Dalian (Giselle), Stanley Anderson (Bob Riley)
Soggetto
Oggi Russ Duritz é un affermato consulente d'immagine, vive in una bella casa ed ha una vita soddisfacente anche se priva di affetti. Entra improvvisamente in crisi, quando, per una inspiegabile magia, si trova di fronte Rusty, cioè se stesso all'età di otto anni. Rusty è un ragazzino dolce ma insieme goffo e imbranato, e osservandolo si riaffacciano nella mente di Russ tutte quelle cose che odiava di sé da piccolo, quando era un mocciosetto piagnucoloso vittima delle angherie quotidiane dei bulli della scuola: é proprio quell'immagine che Russ ha in seguito cercato di scrollarsi di dosso e ha inconsapevolmente rimosso. Per di più succede che anche Rusty, dopo aver vissuto per un po' al fianco di Russ, avverta di non essere per niente soddisfatto di come diventerà a quaranta anni: non lo impressionano né la prestanza fisica nè i soldi nè il successo , e soprattutto non si spiega perchè Russ abbia rinunciato alla sua grande passione di adolescente, diventare pilota. Quell'uomo solo in una casa grande, senza una moglie gli mette molta tristezza. La misteriosa magia ora si ripete al contrario. Russ accompagna Rusty a scuola nel 1968, lo osserva mentre fa a botte con i compagni per difendere un cane a tre zampe. Insieme poi vanno felici a guardare gli aerei. Da un aereo rosso scende Russ, anziano pilota insieme alla famiglia. Il Russ 40enne capisce, si volta, non vede più Rusty. Siamo tornati all'oggi. Russ telefona a Janet, la segretaria del suo ufficio, la mattina dopo le regala due biglietti per una vacanza alle isole Haway, quindi va a casa di Amy, la ragazza che frequentava, con un cucciolo. Amy lo fa entrare.
Valutazione Pastorale
Si tratta di una commedia da inscrivere in quel filone sentimental-brillante che prevede questo canovaccio: una persona (uomo in questo caso, ma in altri anche donna) ha raggiunto una posizione sociale di tutto rispetto ma qualcosa accade a metterla di fronte all'assenza più importante, quella dei ricordi, degli affetti familiari, dei sentimenti duraturi. Cosicchè tutto il resto accade per dare maggior corpo al contrasto tra ciò che c'é e ciò che non c'é, e per arrivare ad un finale in cui il quadro si ricompone. Si può rinunciare a qualche giorno di lavoro e di guadagno (non troppi però) e dedicare maggior tempo ad una moglie, ad una famiglia, ai bambini. La trama è esile, forse prevedibile e un po' sdolcinata. Ma, come sempre, bisogna avere la convinzione per realizzarla. Una convinzione che hanno ancora gli americani, eterni bambini alla conquista del far west. Il film quindi è piacevole, misurato, senza forzature e, dal punto di vista pastorale, è da valutare come positivo, accettabile e sicuramente semplice.
UTILIZZAZIONE: il film è da utilizzare in programmazione ordinaria, e da proporre come passatempo scorrevole e di facile fruizione.