Sogg. e Scenegg.: Blake Snyder, William Osborne, William Davies - Fotogr.: (normale/a colori) Frank Tidy - Mus.: Alan Silvestri - Montagg.: Mark Conte, Lois Freeman-Fox - Dur.: 88' - Produz.: Ivan Reitman, Joe Medjuck, Michael C. Gross
Interpreti e ruoli
Sylvester Stallone (Joe Bomowski), Estelle Getty (Tutti Bomowski), Jobeth Williams (Gwen Harper), Roger Rees (Parnell), Martin Ferrero (Paulie), Gailard Sartain (Munroe), Dennis Burkley (Mitchell), J. Kenneth Campbell, Al Fann, Ella Joyce
Soggetto
Joe Bomowski, sergente della polizia di Los Angeles, è l'unico figlio di Tutti, una madre superprotettiva e superimpicciona, che, fortunatamente, abita nel New Jersey. Giunta per una "sgradita" visita al figlio, Tutti, assai arzilla, malgrado l'età, si mette subito all'opera per ripulirgli a fondo la casa e organizzargli la vita, e non perde occasione per mostrare a chi le capita le foto del suo Joe, quand'era un adorabile bambino. Per comprare una pistola nuova al figlio, al quale ha rovinato la sua (lavandola con il detersivo), la signora Bomowski, giacchè il negoziante chiede quindici giorni di tempo, acquista un'arma da un tale , che vende simile merce per strada, nel retro di un furgone, poi, mentre si allontana, vede passare un'auto in corsa, dalla quale vengono sparati dei colpi contro quel furgone, ed un uomo rimane ucciso. Ora Joe capisce con vivo disappunto che sua madre dovrà restare, come testimone, a Los Angeles molto più a lungo del previsto. Mentre la vivacissima Tutti, sempre cercando di aiutare il figlio, anche nel suo lavoro, combina parecchi pasticci, conosce e apprezza il tenente di polizia Gwen Harper un tempo fidanzata con Joe, che è anche suo diretto superiore. Le sue donne simpatizzano subito, e tutti suggerisce al figlio (scapolo impenitente) come deve parlare e comportarsi con quella bella donna, che lei desidera diventi sua nuora, e arriva perfino a mandare a Gwen mazzi di rose a nome di lui. Intanto il poliziotto Ross, cui il caso di omicidio è stato affidato, litiga con Joe, perché lui e sua madre s'intromettono nelle indagini. Ma è proprio l'anziana signora che riesce a scoprire (pur causando anche complicazioni) che l'assassinio, cui ha assistito, è collegato ad un traffico clandestino di armi, a capo del quale è un elegante e insospettabile uomo d'affari, Parnell. Da quel momento, madre e figlio passano in mezzo a mille pericoli, perché Parnell li vuole morti. Nonostante tutto, e grazie all'aiuto, indesiderato, della mamma, Joe riesce a risolvere felicemente il caso e i criminali vengono catturati. Altrettanto felicemente Joe e Gwen riprendono il loro rapporto amoroso; stavolta Bomoski ripete le parole suggeritegli dalla madre e finisce con l'acquistare (personalmente, però) un bell'anello per la fidanzata. Mamma Tutti può ripartire soddisfatta per il New Jersey, dopo aver fatto arrestare da Joe all'aeroporto un matricida, da tempo cercato.
Valutazione Pastorale
si tratta di una commedia semplice, che ha tratti a toni farseschi, nella quale c'è qualche buona sequenza spettacolare. Però, una volta iniziata la storia, tutto è prevedibile e poco incisivo, mentre il gioco del rapporto tra madre e figlio (anche se abbastanza divertente) finisce col diventare presto troppo ripetitivo e insistito, cosicchè l'interesse è assai moderato. La presenza di Sylvester Stallone, nel ruolo del protagonista, non è certo vantaggiosa per l'insieme del lavoro, essendo egli imbambolato e monocorde; un attore, insomma, assolutamente negato ai toni brillanti, che qui sarebbero necessari. Del resto, nessuno degli interpreti è particolarmente apprezzabile. Comunque si tratta di un film accettabile nel suo complesso, anche se alcune riserve sono suggerite da qualche situazione o parola.