Orig.: Stati Uniti (2000) - Sogg.: Jeffrey Riddick - Scenegg.: Glenn Morgan, James Wong, Jeffrey Reddick - Fotogr.(Panoramica/a colori): Robert McLachlan - Mus.: Shirley Walker - Montagg.: James Coblenz - Dur.: 97' - Produz.: Warren Zide, Glen Morgan, Craig Perry.
Interpreti e ruoli
Devon Sawa (Alex), Ali Larter (Claire), Kerr Smith (Carter), Kristen Cloke, Daniel Roebuck, Roger Guenveur Smith, Chad E.Donella, Sean William Scott, Tony Toddt, Amanda Detmer.
Soggetto
Dall'America una scolaresca è in procinto di partire in gita per Parigi. All'aeroporto il giovane Alex é turbato da un presentimento nel quale egli vede l'aereo precipitare. Si rifiuta di imbarcarsi e altri sette della comitiva lo seguono nella sala d'aspetto,cercando di calmarlo. Dalla vetrata tutti vedono l'aereo decollare e poco dopo perdere quota, schiantarsi al suolo, esplodere. Non ci sono superstiti. Passano 39 giorni, e alcuni tra quelli rimasti a terra muoiono in circostanze apparentemente inspiegabili. A questo punto Billy, Carter e Claire, tre compagni di scuola, vanno da Alex e gli chiedono chi sarà il prossimo. Alex crede di aver capito il meccanismo che porta alla scelta della persona da eliminare. Di notte, mentre sono ad un passaggio a livello, Billy rimane ucciso. Alex scappa e dice che la prossima è Claire. Sei mesi dopo i tre ragazzi sono a Parigi. Alex ha di nuovo un presentimento. Un pericolo incombe su di lui, Carter lo salva ma poi muore.
Valutazione Pastorale
Si tratta di una storia che comincia con cadenze da thriller ma poi si addentra nei binari del fantastico, mettendo al centro l'idea della Morte come serial killer. L'argomento, serio e per certi versi insolito nel cinema contemporaneo, viene diluito attraverso una mescolanza di situazioni facili e di presa immediata: in primo piano i protagonisti, liceali e quindi con atteggiamenti, linguaggi, modi adatti al pubblico giovanile; poi la musica e qualche richiamo alle tipologie dei vari 'Scream'. Si cerca insomma di mettere insieme spettacolo e qualche riflessione seria. Ma l'obiettivo non viene raggiunto. Preso come divertimento fine a se stesso, il film annoia ed é un po' calligrafico. Ma spunta anche qualche pretesa di filosofia spicciola. Il punto debole é identificare il Male con la Morte, dare scarsa importanza alla Vita: ne deriva una distorsione delle riflessioni che dovrebbero guidare il cammino verso la morte in un'ottica di confronto e di comprensione. Ciò risulta particolarmente grave perché rivolto alle fasce giovanili. Dal punto di vista pastorale, il film é da valutare come inaccettabile, proprio perché fuorviante su un argomento così delicato e complesso.
UTILIZZAZIONE: il film é da escludere dalla programmazione ordinaria. Anche in altre occasione l'utilizzazione rimane molto dubbia e da non consigliare.